domenica 9 marzo 2014

Nell'Oscuro Sotterraneo: qualche dubbio su come gestire mostri e avversari

Bene o male, ci sono quasi: prossima alla fine la parte sugli incantesimi, che in un certo modo concluderà la "parte per il giocatore" delle regole di NOS, mi avvicino al momento in cui dovrò dedicarmi al design di mostri, creature e affini. E qui iniziano a sorgere dei dubbi.

Come gli avventurieri, i mostri avranno un livello che ne indichi la potenza, variabile da 0 a 10. Varranno gli stessi limiti esistenti per gli avventurieri, per cui ad esempio un mostro di 7° livello non potrà avere più di 4 gradi in una capacità.
I mostri saranno ulteriormente suddivisi in gruppi più larghi delle singole razze ma ad esse paragonabili; tali gruppi dovrebbero essere:
  • Draghi: mostri iconici; in tale gruppo non figureranno solo i draghi classici (“dragoni”, con diverse categorie d'età ma nessun color coding), ma anche alcuni mostri “draconici” e perfino dei simil-basilischi;
  • Umanoidi: ricadranno in questa categoria anche i giganti, da considerare semplicemente “umanoidi più grossi” con dunque più livelli, più un paio di immancabili razze di abitatori di dungeon;
  • Bestie: la categoria sia per gli animali, sia per tutte quelle creature leggendarie che sono comunque in qualche modo animali – dubito fortemente dell'opportunità di inserire in NOS degli unicorni, ma se ci fossero sarebbero bestie;
  • Artificiali: la categoria per quei mostri, come i golem, che in altri casi vengono chiamati “costrutti”;
  • Aberranti: sarà il gruppo di tanti mostri iconici riadattati, nonché di diversi orrori più o meno lovecraftiani;
  • Non morti: gruppo immancabile, specialmente per me che ho una ventina di miniature di non morti (principio di Gygax: il tuo GdR contiene mostri in funzione delle miniature che possiedi).

E fin qui le cose certe e chiare. Il problema è un altro: come determinare le statistiche dei mostri, e come legare ad esse i PE conferiti dal singolo mostro?

Per ora mi sono venute in mente tre possibili soluzioni:
  1. I PE ottenuti non dipendono dal tipo di mostro, ma esclusivamente dal suo livello e dal numero di round impiegati per farlo fuori, in base a una tabella per cui un mostro conferisce molti punti esperienza se eliminato in fretta o se, al contrario, il combattimento dura decisamente a lungo. Pro: metodo molto facile, permette di creare altri mostri senza preoccuparsi di nulla. Contro: metodo troppo astratto e cervellotico, non rende giustizia ai mostri.
  2. I PE conferiti dipendono dalla somma totale degli attributi del mostro: livello, capacità possedute, modificatori delle caratteristiche, CA, PE, attacchi particolari eccetera. Pro: metodo molto preciso, rende possibile creare nuovi mostri con una precisione enorme. Contro: metodo cervellotico, che cerca di nascondere con un rigore impeccabile la sostanziale arbitrarietà della scelta dei PE attribuibili per ciascun attributo.
  3. I PE conferiti dipendono sia dal livello del mostro, sia dalla “categoria di pericolo” a cui esso appartiene. Si individuano dunque gli ostacoli, mostri più deboli di un PG di pari livello (un ratto, ad esempio, sarà un ostacolo; nel D&D standard un coboldo sarebbe un ostacolo di 1° livello), le minacce, mostri forti più o meno quanto un PG di pari livello (un morto vivente senziente potrebbe essere una minaccia; incidentalmente, un PNG sarà sempre una minaccia per gli avventurieri), e infine le nemesi che saranno vistosamente più forti dei PG (un gigante potrà essere una minaccia, ma un troll che rigenera le ferite subite sarà senz'altro una nemesi, così come i dragoni). Pro: un metodo tutto sommato rapido che inquadra i nemici in funzione degli avventurieri, dando dunque risalto a essi e contribuendo a renderli i protagonisti del gioco. Contro: c'è comunque una sorta di imprecisione, perché ricondurre a tre categorie vuol dire soprassedere a certe differenze, onde ragion per cui si potranno avere lo stesso tanto di PE da mostri non proprio uguali.

A questo dubbio ne deve essere aggiunto un secondo, se cioè la categoria a cui appartiene un mostro debba funzionare come una sorta di “classe” che determina le sue capacità e i suoi PF per livello o se essa piuttosto non debba essere più che altro affine alla razza, rendendo la progressione per livello uguale per tutti i mostri o magari legata alla categoria di pericolo.

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