lunedì 29 aprile 2013

Io, il sonno e due poesie

Questi giorni ero da mia sorella a Milano. E siccome sono una persona ligia al dovere ho calcolato le date in modo da non perdere una singola ora di lezione.
E siccome sono un idiota questo voleva dire "alzarmi oggi alle tre e mezza del mattino onde farmi la doccia, preparare la valigia con le ultime cose, prendere il pullmino delle cinque meno un quarto, prendere il volo delle 7, arrivare in tempo per la lezione delle 11."

Il grande sacrificato in tutto ciò è il mio sonno, che è stato messo a tacere di mattina con ben quattro caffè (di cui uno al guaranà e due al ginseng, di cui uno con cacao aggiunto).
In compenso, entro le cinque del mattino avevo composto queste due orgogliose poesie.


Ho giocato molto sul lessico, alternando in stile che penso possa essere definito almeno un po' satirico termini elevati (addirittura classicismi volutamente ridicoli) e forme assolutamente grezze, rozze e derivate dal peggior parlato popolare.





Guardo Milano di notte, e mi sembra
La vecchia battuta.
Sveglia alle tre del mattino, davvero,
Qualcosa da tonni:
Casco dal sonno represso, e lo faccio in
Ossequio al dovere.
Possa seguire quest'oggi, al mattino,
Quell'ore di greco!”
Pure, qualcosa mi dice che pure
Potendo “Sticazzi!”
Certo dirò, nel crollare dal sonno
Tornandone a cosa.


Quando ripenso a quei versi, dal Bardo
Siddetto composti,
Posti nell'ore dubbioso d'un prence
Danese, “Morire” e
Dopo “Dormire”, al pensiero di tale
Riposo mi dico:
Porgi la lama, fidato Laerte,
Ché faccio da solo!”


PS: per chi volesse saperlo, alla fine a lezione ci sono andato comunque. E quando sono tornato a casa mi sono messo a studiare. E sì, sono un coglione che di questo passo svilupperà un viso da panda.

venerdì 26 aprile 2013

L'ultimo degli strillatori

Avrei voluto scrivere qualcosa anche ieri, ma mi sono reso conto che non sarei riuscito, data l'occasione, a essere minimamente "diplomatico".

Perciò, per ora rimando i contenuti politici a data da destinarsi, e mi limito a condivdere un paio di foto che testimoniano l'ultimo stadio di Strillaterzo, ora completo anch'egli e pronto, dopo un po' di pittura, a solcare i cieli al fianco dei suoi demoniaci compari.
 
Iniziamo dalla pancia; ho sistemato alcuni particolari un po' rozzi con del milliput bianco, e ho ridato forma anche al muso (che prima era un po' storto).
 
Ora, dalla bocca di Strillaterzo fuoriesce una lingua tentacolare dalla lunghezza ai limiti dell'osceno. Ma dopotutto è un demone, no?

Come potete vedere, il nostro è anche stato "rifiammettato" a dovere.

E, finalmente, può posare in foto di fianco ai suoi compagni davanti alla mia raccolta di videogiochi (dove si mescolano titoli che ho amato e vaccate che, a saperlo prima, mai avrei comprato... e c'è anche un film che devo restituire a un amico, orpola).
 
Oppure, se preferite, potete ammirarli tutti quanti di fianco, così.

martedì 23 aprile 2013

Autocostruzioni warhammeristiche: demoni del Caos strillatori di Tzeentch parte VI - più "la strana cosa!"

Pur a velocità intermittonta (intermittente + tonta), i lavori sugli strillatori procedono... eccome se procedono: Strillaprimo è finito, finalmente!

Le fiamme ora lambiscono l'intero corpo di Strillaprimo. Egli arde, tentacola e fa profondamente schifo. E gli auguro di risultare un pezzo decisivo in ogni partita.

Anche Strillaterzo va avanti, ed è sempre più fiammante anche lui.

In questo caso, le fiamme si concentrano sul dorso e su alcuni punti delle ali. Inutile aggiungere che dovrò scolpire altre fiammelle.
Ah, per chi fosse interessato, ecco qui un becero trucco per far aderire la materia verde fresca su quella già solidificata: basta prendere una lama da modellismo (io uso un bisturi) e fare alcuni forellini su cui il materiale farà istantaneamente presa. ;)

Ma, come accennavo, gli strillatori si accompagnano oggi a "la strana cosa", una cosa talmente strana che neppure io, il suo creatore, riesco a spiegarmela.

La strana cosa nasce dal riciclaggio di un mio - orrendo - scenario demoniaco dei tempi che furono, unita alla volontà di non buttare alle ortiche il mio secondo carro di Tzeentch, anch'esso costruito quando ero mooolto meno modellisticamente capace di quanto non sia oggi.

Sì, era un carro con le forme di un podracer fatto di conchiglie. Sì, non sono sano di mente.

Una notte, folgorato da una cena pesante o dalla stanchezza cronica, riciclando anche alcune palline di das che avevo scolpito tempo fa, ho dato via a un qualche scempio. In seguito l'ho coperto di sabbia e gli ho dato una mano di primer (colore spray di fondo che funge da aggrappante, in questo caso nero).
Il risultato, accompagnato ad alcuni orrori rosa di Tzeentch che sto ridipingendo, potete vederlo in queste foto.










In tutta sincerità, non so neppure io che dire; deve essere uno scenario dei demoni del *caos*, ok, e quindi non deve avere senso. Eppure, non riesco a capire se sia una cagata o una fantasticheria, e a volte mi pare anzi che abbia acquisito un qualche senso profondo. Bah... probabilmente è colpa del troppo guaranà.

sabato 20 aprile 2013

Autocostruzioni warhammeristiche: demoni del Caos strillatori di Tzeentch parte V

Fra ieri e oggi, sfruttando due mattinate libere, ho portato avanti i lavori su Strillaprimo e su Strillaterzo. Se va tutto bene, spero di riuscire a finirli entro i primi del mese entrante.


La pancia di Strillaterzo è, per la maggior parte, finita. Devo ancora lavorare sul punto di aggancio del perno, tuttavia.

Cavallo che vince non si cambia, ma cavallo che perde va cambiato; ed è idiozia continuare su una linea perdente; sì, queste considerazioni valgono anche per la situazione politica attuale, ma sono rivolte principalmente alla texture delle ali di Strillaterzo. Alla fine ho rimosso tutte le placche, per usare un tema misto fra le ali di Strillasecondo e le fiamme di Strillaprimo. Fiamme che copriranno pancia, dorso, bocca e altri punti "strategici".

E parlando di Strillaprimo ecco a voi la sua molto lovecraftiana bocca. Devo ammettere che questa immagine mi piace molto, sembra quasi l'ultima cosa che vede un povero e sfigato pilota di un qualsiasi veicolo un attimo prima che lo strillatore faccia saltare in aria il veicolo.

Infine, il pancino di Strillaprimo; ora va solo coperto di fiamme. Della serie "bruciori di stomaco".

giovedì 18 aprile 2013

Carro di Tzeentch: finalmente finito.

Che posso dire? Che ho trascurato il blog? Vero?
Che in questo periodo sono comunque in quello stato misto di stress, sonno e inca**o tale da mandare al diavolo ogni velleità blogghettaria? Vero, e forse mi giustifica anche, vero?

Sta di fatto che, finalmente, il carro di Tzeentch è a posto, completamente dipinto (manca il protettivo) e pronto a essere giocato.

Penso che i miei commenti alle foto siano superflui ormai. Perciò ecco le foto pure e semplici e... ok, e non avevo voglia di scrivere altro, ecco.












sabato 13 aprile 2013

Un piccolo esperimento metrico

Nello scrivere questa poesia ho deciso di tentare un esperimento metrico per me nuovo: pur seguendo la forma del mio distico modellato sull'esametro, ho provato ad aggiungere una sillaba in più, come se fosse il frammento superstite di un qualcosa che veniva prima e che si è perso. Un artificio, nulla di più, che però mi sembra molto adatto al tema di questa poesia.

ma
Quando rifletto sul nulla, sul tutto,
Sul forse e sul mai, si
Spegne di colpo ogni luce, incupisco
Nell'animo e penso a
Quanto ho sbagliato tentando, ed a quanto
Ancora ponendo
Freni ad azioni avventate, occasioni
Sfumate, fatali
Sbagli. E mi perdo ascoltando quel pianto
Di sogni sprecati.

mercoledì 10 aprile 2013

Il carro di Tzeentch - pittura in corso

Sì, lo so, sono passati decisamente parecchi giorni dall'ultimo aggiornamento, vero? Ma penso che ne sia valsa la pena.
Perché, a parte per un paio di dettagli pittorici, il carro di Tzeentch è finalmente completo, signore e signori.


In questa foto, oltre al carro di Tzeentch si vede il resto del mio "parco veicoli" dei demoni: uno strazia anime autocostruito da finire di dipingere, e un cannone di Khorne appena assemblato.

Visuale dall'alto. Anche il pirodemone ora è stato magnetizzato sulla basetta. Penso che il verde metallizzato del veicolo richiami molto bene le sue fiamme, vero?

Visione frontale. Notate gli occhi del demone: direi che ora fanno una figura leggermente migliore, vero?

Alla fine non ci voleva molto: un po' di colore diverso per fare la pupilla dell'occhio, e il carro ha tutto un altro aspetto.

E sono anche riuscito ad armonizzare benissimo il punto di aggancio dei magneti dell'orrore blu.

La "targa" va ancora finita di dipingere a dovere, sì.

Fra le altre cose incomplete, i metalli. Comunque, mi pare che l'incrocio di catene sia carino, no? E da questa visuale il demone sembra davvero molto tormentato, povero cucciolo.

Infine, un primo piano sulle ali. Sì, lo so, ci sono molte sbavature; sì, lo so, il colore non è dato benissimo. Sì, lo so, la pittura fa schifo.
Però il "colpo d'occhio" non mi pare tanto male, o sbaglio?

sabato 6 aprile 2013

Aggiornamenti modellistici: il carro e gli strillatori

Diciamo la verità: per gli strillatori ho fatto poche cose. Mi sono limitato ad aggiungere un paio di fiammelle a Strillaprimo, e ho provato a seguire un consiglio che mi è stato dato riguardo a Strillaterzo (Strillasecondo ormai è finito).
 
Le fiamme procedono bene; ne scolpirò un altro poco sui lati, e poi dovrò dedicarmi a pancia e bocca. Ma ci siamo quasi.

Se non altro, la texture inferiore è quasi finita, quantomeno per le ali.

Quel che non mi convince è la parte superiore: mi era stato suggerito di provare a rendere più regolari le placche, ma il risultato non mi convince proprio. Che debba ideare una nuova texture?

Di contro, il carro procede spedito (pun intended).

Come potete notare, ho riscolpito la giunzione degli occhi alla testa. Ho eliminato quelle orribili fiamme e le ho sostituite con dell'ulteriore carne demoniaca, facile da scolpire e sempre accettabile. La pittura sull'ala è puramente indicativa.

L'orrore blu con cappuccio cattivo e arma ancor più malvagia è stato dipinto; non benissimo, ma dato che è un elemento accessorio non voglio dedicarci troppe energie.

Sempre riguardo all'orrore, l'ho magnetizzato sull'occhio destro. Per i magneti, ho usato un piccolo trucco: già altre volte mi era capitato di confondermi e di incollare i due magneti lasciando a contatto i due poli uguali, con conseguente grande profusione imprecatoria; perciò questa volta, dopo aver fissato il primo magnete, ho dato un po' di colore fresco sulla superficie di contatto e ci ho attaccato subito il secondo magnete. In questo modo, quando sono andato a fissarlo, la faccia corrispondente al polo di attrazione era bella colorata e facile da riconoscere.

Il carro visto da dietro. Sì, lo ammetto, questo particolare fa molto "targa". Ah, notate quella stecchetta bianca? E' uno dei "chiodi" che fissano al carro e al demone un paio di diaboliche catene vincolanti.

Primo piano dell'orrore blu; dovrò scolpire un altro po' di carne demoniaca per non farlo sembrare levitare sopra l'occhio.

Qui si vede bene l'attaccatura dei magneti, che dovrò occultare in qualche modo.

Gli occhi che escono dalle orbite del demone "trainatore" e un particolare sulle due catenelle. I "chiodi" sono in realtà punte di stecchino.

Vista dall'alto. Il carro mi sembra bello grande, vero?

Ed ecco le catene che si incrociano sotto il carretto.