lunedì 1 febbraio 2010

Poesia notturna

L'idea per questa poesia mi è venuta ieri notte, verso mezzanotte per la precisione; l'ho finita stamattina in pullman.

Nella seconda quartina c'è un riferimento a una leggenda sarda, quella dell'erchitu.


Non mi lasciare, ti prego, da solo
Nel buio, contro il cupo sussurrare
Di mille pipistrelli alzati in volo
Nell'ombra che non oso più guardare.

Non mi lasciare, ora sotto le porte
Del mio spirito si leva il verso
Tenebroso dei tori della morte,
Streghe e demoni in corteo perverso.

Non mi lasciare, la falce di luna
È solo un malefico ghigno oscuro
Nel cielo ottenebrato, se nessuna
Stella illumina il cammino sicuro.

Non mi lasciare solo nella notte,
Solo con la mia disperazione
Stretta al collo come mille garrotte,
Triste e perso come questa canzone.