giovedì 18 giugno 2015

Modellismo: carro di Slaanesh (Slaanesh chariot) finalmente terminato


A due anni di distanza dalla fine delle modifiche ho (era ora) finito di dipingere il mio personale carro di Slaanesh, un folle progetto realizzato e ampliato a partire da un carretto già costruito e a suo tempo usato e da vari kit di avanzo.
Anche in questo caso, purtroppo, ho iniziato a dipingere il pezzo in fasi non proprio ottimali e per molti versi mi sono dovuto accontentare di quel che già c'era, anche considerando che un pezzo simile non puoi scolorirlo senza sciogliere metà delle cose scolpite da te.










Come forse qualcuno ricorderà/avrà intuito, l'araldo che guida il carro è incastrato tramite dei perni e può essere montato sulla sua basetta. Complice un pennarello da modellismo anche questo araldo ha ricevuto un po' di imbellettamento, tanto per dire che sì, ci stava.





Infine, permettetemi di esser fiero del mio parco veicoli per i demoni del Caos.
Giocassi ancora a WH40K dovrei proprio andarne fiero. ^^'


martedì 16 giugno 2015

Miniature di goblin per gioco di ruolo

Lo ammetto: sono uno di quelli ai quali l'idea di goblin e orchi con la pelle verde sa vagamente di razzista. No, non sono per il politicamente corretto a ogni costo, e anzi penso che, visto quanto riusciamo a sterminarci e odiarci fra esseri umani per due sfumature di pelle o capelli, un mondo fantastico abitato da più razze senzienti diventi più verosimile e realistico se queste razze non coesistono pacificamente ma sono in preda a conflitti e tensioni varie.
Quel che non sopporto è il dividere in "buoni" contro "cattivi", per cui i "buoni" hanno la pelle bianca o comunque di colori "umani" (nei fantasy più recenti, anche se non più tardi di qualche anno fa, a prescindere dal merito, un romanzetto fantasy italiano veniva demolito da tanti perché il protagonista era nero), mentre i cattivi sono definiti come "pelleverde".

Tutta questa manfrina per cosa? Semplicemente per dirvi che questi sono i goblin (marchio GW, regalati da un amico) che ho dipinto per le mie sessioni di GdR, e non hanno la pelle verde ma rosata e anzi vagamente pallida, ecco.
Ah, la pittura è di livello "alla buona come va bene", spero mi perdoniate. ^^









domenica 14 giugno 2015

Miniatura di lupo mannaro (reaper bones werewolf)

Il pezzo l'avevo acquistato a fine 2013, sono passati praticamente un anno e mezzo da allora ed esso se ne è rimasto prima tristo e stinto, quindi gli è stata data una mano di marrone e ciccia.

Poi, dato che nella campagna di D&D 5^ edizione i personaggi sono prossimi a confrontarsi con taaanti, taaanti lupacchiotti mannari, l'ho preso in mano e finito di dipingere.

Qualcosa di semplice, non troppo complicato, tipica pittura da gioco (di ruolo), ma fa comunque una buona figura, mi pare.










E, se non ci credete, ammiratelo in un notturno reso possibile dalla mia luce antizanzare!
(special thanks to: il mio scenario cimiteriale, la miniatura della povera pezzente)





sabato 13 giugno 2015

L'addio

Tutto quel che inizia finisce. Una frase così banale che compariva anche nel trailer di un film.
E allora cosa? E allora si va avanti, perché la vita va avanti comunque. Conservando i bei ricordi dei bei momenti, ma senza idealizzare ciò che di ideale non aveva poi tanto.
E, magari, ci si compone qualche verso ispirato.


Ardono fiamme di rosso scarlatto
Nel fuoco ogni passione si consuma,
Scompare. Fata di smeraldo
Il mio conforto.
Addio.

Solo cinque versi, sì; due endecasillabi non canonici, quindi un progressivo contrarsi del verso, una contrazione che lascia spazio soltanto a un definitivo saluto finale.
Fuor di verso, durante l'incontro che segnò l'inizio del (ri)accendersi delle passioni, lei mi donò un braccialetto, uno di quei braccialetti di tela che tanto si usano nelle estati, venduti da ambulanti vari. Sono passati circa cinque mesi da allora, e ancora ce l'avevo al polso, anche quando tutto è finito.
Fino a ieri.
Perché amo i gesti teatrali, no?
Perciò ieri il braccialetto è stato strappato a mani nude, strappato con forza come una corda che si spezza trascinando con sé l'amore, ed è stato gettato nel camino, fra i resti di un vecchio fuoco. Una abbondante dose d'assenzio rosso è stata versata sulla legna e sul bracciale, impregnandolo di aromi, ricordi e alcool.
E, mentre mi bevevo un assaggio di assenzio verde, la fata verde dei poeti andati, ho gettato un fiammifero nella pira dell'amore.
Sono rimasto a contemplare le fiamme fino a che non si son spente.
E' finita.

lunedì 8 giugno 2015

Cannone di Khorne (Khorne skull cannon) finalmente dipinto - a tirar via

Che cosa succede quando c'è una tesi di laurea magistrale da preparare? Che il blog passa in ultimo piano, essendoci già altre cose che dovrebbero essere in primo piano.

Tuttavia, una cosa positiva c'è stata: nei ritagli di tempo sono riuscito a finire di dipingere una miniatura che era in attesa da anni, letteralmente.
Trattasi del cannone teschio di Khorne. Ho preso il pezzo due anni e svariati mesi fa, ma per lungo tempo non ne ho completato la pittura.
Anzi, a essere onesti ha avuto la sfortuna di essere uno di quei pezzi ai quali nel periodo peggiore davo una mezza mano di colore ogni tanto, finendo per rovinarlo da un lato, dall'altro per legarlo anche psicologicamente a quel periodo buio e rendermi fastidioso anche solo il pensare di dipingerlo.
Ma, com'è come non è, dipinto dovevo finire di dipingerlo, in un modo o nell'altro.
E l'ho finito di dipingere, sono il primo a dirlo, a tirar via. Avessi voluto fare le cose meglio l'avrei dovuto scolorare, e sarei ripartito da capo, e forse ci avrei messo anche meno tempo.
Ma volevo finire rapidamente, per cui spero che mi perdoniate la scarsa qualità.
"Scarsa qualità" che, cinque anni fa, mi sarei sognato di raggiungere; lenti e determinati, i progressi ci sono.
















E, nel caso ve lo steste chiedendo sì, ho un set di lenzuola rosse. Non potevo non usarle come sfondo per una foto Khornesca.