lunedì 13 settembre 2010

Dal passato e dal presente

Oggi, ricontrollando un vecchio blocco di appunti consumato quasi del tutto, ho trovato nell'ultima pagina una poesia che risale a parecchi mesi fa. L'ho scritta con lo stesso tema dell'ultima appena pubblicata, ma con uno stato d'animo molto diverso.

Incredibile pensare a come talvolta basti poco tempo a cambiare definitivamente qualcosa.

Assieme a questo "reperto della stupidità passata", vi offro anche un lavoro più recente, sempre più o meno dedicato allo stesso tema.


Tutto è buio, scorgo una stella appena,
Un pensiero, forse, donato a me.
Ma domani la luna sarà piena,
E la mia mente volerà a te.
Quando ti parlo, un brivido alla schiena;
Pure, mi fai sentire pari a un re.
E domani la luna sarà piena,
E vorrei poterla veder con te.



Non mi aspetto più niente, ora, da questa
Insensata sciarada ormai finita.
Un tempo, speravo; eppure, che mi resta
Se non, ancora, una triste ferita,

Ora cauterizzata, eppure mesta,
Dell'aver dedicato a te la vita?
Son naufragato in seno alla tempesta
Dei tuoi capricci. Adesso ti ho capita.

Ora basta: ti lascio al tuo gramo
Destino di illusioni e sogni vuoti.
Te lo meriti. Entrambi lo sappiamo,

Non è con gioia, ora, che parliamo:
I tuoi pensieri astrusi mi son noti,
Ti conosco ormai. Io più non ti amo.

domenica 5 settembre 2010

Per il mare: gruppi di potere

Ecco un'altra parte di Per il mare che, per inciso, nella versione definitiva si chiamera -è deciso- Avventure per il mare.

Mi scuso per il ritardo di questo aggiornamento, ma fra esami da preparare e altri impegni vari ho avuto veramente poco tempo da dedicare al GdR.

Qui tratto delle maggiori organizzazioni diffuse per il mondo. I prossimi articoli, che se andrà tutto bene vedranno la luce entro settembre, saranno relativi agli aspetti culturali del mondo (unità di misura, sistema monetario, educazione media degli abitanti, distanze fra i porti principali, e cose del genere) e alle leggende diffuse per le coste (che ambientazione piratesca sarebbe senza il suo batavo maledetto?).


Per il mare: gruppi di potere

Nessun individuo, da solo, può cambiare il mondo; insieme, gli uomini possono raggiungere qualsiasi obiettivo. Questa massima di Vigon Asrigue, citata ancora oggi da molti suoi seguaci, è di fatto lo stesso principio che ha portato alla nascita dell'Ordo Orbis: l'unione fa la forza. Nel corso dei secoli, numerose società e consorterie, più o meno potenti o clandestine, hanno lottato per plasmare i destini del mondo all'ombra della più grande fra tutte loro, l'ordine mondiale; molte hanno fallito, e sono state completamente rimosse dalla memoria collettiva. Ma alcune sono sopravvissute, nonostante tutto, e l'Armata della Libertà ha raccolto e unito i cocci di altre.
Dalla più piccola gilda di ladri attiva solo a livello locale, fino all'imponente macchina militare della Militia Marium, sono le diverse fazioni a detenere il vero potere. Ogni gruppo di potere, chiaramente, è formato da diverse persone che decidono di affiliarvisi; alcuni lo fanno per seguire un ideale, altri alla ricerca di potere; non sono eccessivamente rari neppure coloro che si uniscono a una fazione col solo scopo di spiarne le azioni e farne saltare i piani.
Quelli che vengono descritti di seguito sono soltanto i gruppi di potere più importanti: esistono innumerevoli gilde, dalla confraternita dei ladri di Vectorian fino all'associazione dei mercanti attivi nel commercio di spezie dabhatiane, la cui influenza non è sufficiente per farle figurare al fianco delle fazioni che hanno plasmato e plasmano la storia del mondo. Per ciascuna delle organizzazioni trattate, vengono indicati schematicamente alcuni particolari, seguiti da una breve descrizione.

Armata della Libertà (chaotic good)
Insegna: una bandiera nera con al centro due quadrati rossi sovrapposti a formare una stella ad otto punte, all'interno della quale è inscritto un cerchio esso pure rosso.
Anno di fondazione: 468 aOe prime azioni documentate, si sospetta una data di fondazione più antica.
Sede principale: assente, i raduni dei membri si svolgono per mare in località sempre diverse.
Leader attuale: nessuno, i Sette Luogotenenti di Asrigue sono allo stato attuale delle cose la massima autorità nell'Armata.
Struttura di comando: i superstiti fra i Sette Luogotenenti di Vigon Asrigue e i loro successori comandano ciascuno diverse decine di navi, ognuna affidata al suo capitano e alla sua ciurma; ogni luogotenente ha ai suoi ordini degli agenti dormienti e delle spie nell'entroterra, ma non si possiedono maggiori dettagli a riguardo.
Ideologia in breve: tutti gli uomini hanno il diritto e il dovere di governarsi da soli e di tracciare il proprio destino, fino a che non causano del male al prossimo; a ogni essere umano deve essere concessa la libertà di operare le sue scelte, senza alcun vincolo imposto dall'alto. L'Ordo Orbis ha oppresso per secoli l'umanità, usando la forza ben più della persuasione; dunque, è nostro dovere combatterlo, anche con la violenza se necessario, per rendere tutti gli uomini liberi.
Rapporti con altre fazioni: nemica giurata dell'Ordo Orbis e dei suoi membri, l'Armata della Libertà ha stretto talvolta alleanza con la Confraternita delle Coste; quei fedeli ancora devoti alla Legge Universale in rotta con la Lex Omnium trovano talvolta rifugio fra i rivoluzionari.
L'Armata della Libertà, chiamata talvolta Flagello dell'Ordine, Latrice del Caos, Messaggera di Anarchia da quanti vi si oppongono, e nota semplicemente come Liberatrice fra i suoi membri, i rivoluzionari (o ribelli, o rivoltosi, o sediziosi secondo i governi), è storicamente stata e rimane l'unica forza in grado di opporsi all'Ordo Orbis. Quando ancora era guidata da Vigon Asrigue, l'Armata della Libertà impegava questa sua forza in maniera attiva in audaci e significativi attacchi rivolti contro il cuore dell'ordine mondiale. Ora, i Sette Luogotenenti che un tempo prendevano ordini dalla Furia Rivoluzionaria preferiscono non rischiare le proprie forze in operazioni ad alto rischio, limitandosi a difendere le terre già liberate. Alcuni dei luogotenenti sono morti, e uno ha tradito, da che è morto Asrigue, ma altri giovani combattenti hanno preso il loro posto, prova che il messaggio originario dell'Armata della Libertà è ancora attuale e capace di infiammare gli animi.

Confraternita delle Coste (chaotic neutral)
Insegna: una bandiera nera con al centro un teschio ghignante; le fattezze del teschio o gli eventuali altri simboli rappresentati al suo fianco variano da bandiera a bandiera, e identificano le diverse ciurme.
Anno di fondazione: 197 aOe, anche se le prime azioni di pirateria sono infinitamente più antiche.
Sede principale: isola di Jamabauga.
Leader attuale: consiglio dei quattro Maestri Pirati, capitani di grande prestigio e coraggio nominati a vita dal loro predecessore.
Struttura di comando: i Maestri Pirati hanno ciascuno a disposizione diverse navi; gli altri capitani, indipendentemente dalle proprie forze navali, sono solo formalmente sottoposti al consiglio.
Ideologia in breve: quello che chiamano “ordine mondiale” è solo un modo per arricchirsi a spese degli stupidi e dei deboli, quella che chiamano “legge d'ogni cosa” è solo un modo per rincoglionirti e convincerti a seguire i loro ordini e a pagare le loro tasse. Noi siamo più onesti di loro, perché non indossiamo nessuna maschera: prendiamo quel che vogliamo, e non diamo ordini a nessuno né ne accettiamo da chicchessia.
Rapporti con altre fazioni: da sempre avversata dall'Ordo Orbis, la Confraternita delle Coste ha comunque talvolta stretto accordi clandestini coi membri più spregiudicati del Consortium Mercatorum; in rapporti relativamente buoni con l'Armata della Libertà, è una acerrima nemica della Militia Marium, i cui soldati in passato hanno più volte tentato di conquistare la roccaforte di Jambauga.
La Confraternita delle Coste, flagello dei mari e dei commerci, ha attraversato fasi alterne dalla sua costituzione ad oggi. Legata fin dalle origini alle personalità più carismatiche della pirateria, ha prosperato quando dei capitani capaci e potenti ottenevano la carica di Maestri Pirati solo per poi attraversare periodi di declino sotto i loro inetti successori. Tuttavia, sebbene in alcuni casi l'Ordo Orbis sia persino riuscito a strappare Jambauga alla Confraternita, i pirati (i “confratelli delle coste”) hanno sempre trovato la forza di riconquistare la propria isola-simbolo. Attualmente, gli affiliati a questa organizzazione infestano le acque di tutti i mari, anche ben oltre le rotte che passano per Jambauga. Ufficialmente tenuti a seguire uno specifico codice di condotta -che impone, ad esempio, di concedere la resa a qualsiasi nemico la chieda, e che vieta di accettare incarichi di potere dal governo mondiale-, i capitani della Confraternita sono spesso venuti meno ai propri doveri diventando corsari rinnegati agli ordini dell'Ordo Orbis.

Consortium Mercatorum (neutral)
Insegna: un globo terracqueo azzurro su fondo bianco, attorniato dalla scritta “Consortium Mercatorum”.
Anno di fondazione: 115 pOe.
Sede principale: città di Vectorian.
Leader attuale: William Fuger, magister mercatorum maximus.
Struttura di comando: numerosi magistri mercatorum, soggetti al magister maximus, dirigono ciascuno la gilda relativa al commercio di uno dei beni più importanti in una data zona; ogni regione ha il suo consiglio di magistri, un gruppo ristretto di individui a cui è affidata ogni decisione relativa all'economia di intere nazioni.
Ideologia in breve: il commercio è l'anima della civiltà, le culture più vivaci si sono da sempre sviluppate lungo le rotte più battute dalle navi mercantili. Per prosperare, il commercio ha bisogno di pace, così come di qualche occasionale atto di forza; ma, più di tutto, il commercio ha bisogno di menti sottili capaci di controllarlo e di massimizzarne i guadagni. Migliorare l'economia di una regione è l'unico modo per farla progredire, anche se talvolta richiede qualche sacrificio.
Rapporti con altre fazioni: per quanto facciano entrambi parte dell'Ordo Orbis, il Consortium Mercatorum conserva ancora alcuni degli antichi, per quanto ben presto ricuciti, dissapori con la Militia Marum. Un rapporto di odio-amore lega il consorzio alla Confraternita delle Coste: i pirati sono sia i peggiori nemici, sia dei potenziali e impagabili alleati per i commercianti più intraprendenti. L'Armata della Libertà è il peggior flagello per il Consortium Mercatorum, il quale fa di tutto per avversarla coi suoi potenti mezzi economici.
Delle tre società poi unitesi nell'Ordo Orbis, il Consortium Mercatorum è di sicuro la più antica e quella senza la quale, probabilmente, le altre non sarebbero mai nate. Abituato a maneggiare denaro e a gestire l'economia da molti secoli, il consorzio gestisce di fatto tutti i flussi di ricchezza e tutte le rotte commerciali del mondo; i migliori cartografi e gli esploratori più famosi -ma non certo, stando a quanto sostengono altre fazioni, i migliori navigatori- sono o sono stati in qualche modo affiliati al Consortium Mercatorum. Per quanto di antiche tradizioni, questa enorme gilda mercantile non è di certo tradizionalista: le maggiori innovazioni dell'età contemporanea, infatti, sono dovute proprio ai suoi sforzi e al suo generoso e interessato finanziamento.

Legge Universale (neutral good)
Insegna: un semplice triangolo, più o meno elaborato, ritratto nel caso su campo bianco.
Anno di fondazione: data sconosciuta, ma molto antica: secondo alcuni suoi praticanti, la religione professata come Legge Universale sarebbe addirittura millenaria.
Sede principale: nessuna: dopo la nascita della Lex Omnium, la Legge Universale è divenuta una religione a stento tollerata se non direttamente avversata, e in quanto tale non ha più una sede ufficiale.
Leader attuale: formalmente, il magister fidei maximus della Lex Omnium; di fatto, i fedeli tradizionalisti non riconosco nessuna autorità terrena.
Struttura di comando: ognuna delle sacche in cui sussiste ancora la fede originaria nella Legge Universale possiede anche una serie di guide spirituali, variamente riverite o direttamente adorate; tuttavia, manca ed è interesse dell'Ordo Orbis che continui a mancare una forma di organizzazione globale dei fedeli.
Ideologia in breve: una sola è la legge universale del mondo, dell'universo e del creato: amare il prossimo. Amare vuol dire trattare il prossimo come si vorrebbe essere trattati, e anteporre le esigenze dei più alle proprie senza però annientare se stessi; vi è qualcosa di divino negli esseri umani in virtù della loro stessa creazione, e questo principio divino va rispettato e riverito in ogni singola persona. Al momento della morte, gli uomini sono destinati a riunirsi con il proprio creatore celeste, ed egli ricompenserà i giusti.
Rapporti con altre fazioni: in molte regioni, l'Ordo Orbis e in particolare la Lex Omnium avversano la Legge Universale e ne perseguitano i fedeli, visti come un pericolo per l'ideologia ufficiale vista la loro religione eterodossa. Talvolta, alcuni sacerdoti e fedeli particolarmente intraprendenti ed energici sono per questo motivo scesi a patti con l'Armata della Libertà, il che ha contribuito non poco a minare la reputazione dell'antichissima religione agli occhi del governo mondiale.
Le radici della Legge Universale affondano, secondo molti, fino all'epoca della Grande Inondazione: è quasi universalmente accettato, che il Profeta reclutò i suoi primi seguaci nella Dabhati devastata dall'immane cataclisma. Quella che in origine era una predicazione locale, rivolta solo agli illuminati capaci di coglierne gli aspetti più profondi, divenne in seguito la nazionale di un'enorme isola. Nacquero diverse interpretazioni della dottrina originaria, e sorsero diversi ordini religiosi indirizzati alla comprensione della divinità intrinseca nell'uomo. Al momento della costituzione dell'Ordo Orbis, alcuni spregiudicati sacerdoti furono fra i maggiori promotori del nuovo ordine mondiale: la nascita della Lex Omnium fu indolore, ma non così il processo attraverso il quale questa nuova religione si diffuse a spese della fede originale.

Lex Omnium (lawful neutral)
Insegna: un globo terracqueo azzurro su fondo bianco inscritto all'interno di un triangolo dorato.
Anno di fondazione: anno zero aOe.
Sede principale: monastero di Taibet.
Leader attuale: magister fidei maximus Astibius l'Eterno.
Struttura di comando: i magistri fidei, in seno ai quali viene eletto a vita il magister fidei maximus, sono ciascuno il responsabile di una regione; al di sotto di loro, operano i vicarii, responsabili dei sacerdotes capillarmente diffusi in tutte le comunità.
Ideologia in breve: vi è un principio divino supremo che ha creato ogni cosa; gli uomini, le più alte fra le creature, sono venuti al mondo con lo scopo di esserne i custodi e i guardiani facendo fiorire il seme divino celato nei loro animi. Il progetto divino è ordine, dunque per essere attuato richiede che il mondo stesso rimanga in ordine, e che l'armonia fra gli uomini sia manifestazione terrena del dio; un uomo che non segue l'ordine è un uomo che ha smarrito la divinità del proprio animo, e che ha smesso di essere uomo, e rappresenta un pericolo per il progetto universale. Fino a che non avrà vissuto una vita interamente dedicata all'ordine e al progresso, un uomo resterà vincolato al mondo in un ciclo di reincarnazioni, lontano dalla luce divina.
Rapporti con altre fazioni: i ministri della Lex Omnium intrattengono rapporti abbastanza buoni con gli altri rami dell'Ordo Orbis, del quale costituiscono sostanzialmente l'apparato ideologico. La Confraternia delle Coste non ha mai celato il suo disprezzo per i “falsi predicatori del potere”, e non è un mistero che l'Armata della Libertà consideri la Lex Omnium un male da estirpare a ogni costo. Antichi dissapori legano questa fede a quella, più antica e ormai quasi del tutto soppiantata, nella Legge Universale.
A differenza di altre fedi, divenute prima o poi uno strumento di governo, la Lex Omnium è una religione creata a tavolino con l'esplicito scopo di costituire l'ideologia e la giustificazione di quell'organizzazione poi battezzata Ordo Orbis. I numerosi rituali, le frequenti celebrazioni, la capillare rete di sacerdoti, la contrapposizione fra virtù e peccati... tutto questo è stato pensato con lo scopo di educare, indottrinare e controllare gli abitanti del mondo. L'ideologia eterodossa di alcune sette dabhatiane, secondo la quale un mondo ordinato è sempre da preferire a uno in preda all'anarchia, è diventata rapidamente la giustificazione per ogni malefatta del nuovo ordine mondiale. Tuttavia, questo non impedisce a centinaia di migliaia di persone di professare sinceramente la propria fede nella Lex Omnium, né implica che ogni singolo sacerdos o vicarius sia un corrotto servo del potere: la più grande illusione posta in atto da chi elaborò questa religione fu proprio il dare alla nuova ideologia una forma coerente e plausibile, facendo sì che si imponesse non tanto con la forza delle armi quanto grazie a quella della persuasione. Il che, chiaramente, non vuol dire che non ci siano stati e che non ci siano tutt'ora conversioni forzate, processi per eresia, scomuniche, persecuzioni degli infedeli, fanatismo e una diffusa corruzione ai vertici del culto.

Ordo Orbis (lawful neutral)
Insegna: un globo terracqueo azzurro su fondo bianco; nelle bandiere cerimoniali più prestigiose, il globo è a tutti gli effetti una fedele illustrazione della superficie terrestre.
Anno di fondazione: anno zero aOe.
Sede principale: nessuna, i magistri maximi si riuniscono a rotazione in ciascuna delle rispettive sedi.
Leader attuale: triunvirato dei tre magistri maximi del Consortium Mercatorum, della Lex Omnium e della Militia Marium.
Struttura di comando: oltre alla catena di comando della sua fazione, ogni magister maximus ha ai suoi ordini numerosi custodes ordinis, a loro volta a capo degli ordinarii.
Ideologia in breve: il caos è sempre in agguato. Il disordine e l'anarchia hanno governato il mondo fin dalla Grande Inondazione, prima che le nostre forze si opponessero alla loro devastazione. L'ordine è l'unica salvezza dell'umanità, solo seguendo fedelmente un progetto unitario, diretto da menti superiori, gli esseri umani possono vivere in pace e prosperare. Chi si oppone a questa visione è un agente del caos, e come tale un nemico dell'Ordo Orbis e dell'umanità intera, e in quanto tale va eliminato.
Rapporti con altre fazioni: gli agenti diretti dell'Ordo Orbis, gli ordinarii, sono talvolta guardati con un misto di rivalità e invidia dai soldati semplici della Militia Marium; comunque, la loro pia devozione alla causa è gradita ai rappresentanti della Lex Omnium, e in ogni caso i rapporti intrattenuti con tutti gli affiliati all'ordine mondiale sono tipicamente buoni. La Confraternita delle Coste considera l'Ordo Orbis il proprio nemico, ma è l'Armata della Libertà che l'Ordo Orbis vede come il proprio nemico per eccellenza. Spesso, gli ordinarii appaiono come fanatici ed eretici agli occhi di chi segue la via della Legge Universale.
L'Ordo Orbis, l'ordine mondiale, è la più grande e potente organizzazione che sia mai esistita dalla Grande Inondazione a oggi: attraverso le sue tre branche, detiene il potere militare, economico e ideologico su pressoché tutte le terre emerse. Grazie alla suddivisione in più gruppi operativi e a un sapiente sistema di deleghe, questo governo mondiale è stato in grado di pilotare per secoli la vita degli abitanti di ogni isola. Alimentata da devoti ed efficienti funzionari, come da arrivisti e tiranni privi di scrupoli, la macchina amministrativa dell'Ordo Orbis si è raramente inceppata, e mai in maniera definitiva, fino all'ascesa di Vigon Asrigue. Il nuovo nemico mostrò al mondo la debolezza del governo mondiale, schiacciato dal peso del suo stesso corpo e rallentato nelle scelte più urgenti dalla sua catena amministrativa. È stato per opporsi all'Armata della Libertà che l'Ordo Orbis ha accolto in seno alla propria struttura i primi cambiamenti fin dalla sua costituzione. In precedenza, l'ordine mondiale vero e proprio era più un nome collettivo per indicare le tre fazioni che lo compongono; per opporsi alla minaccia di Asrigue e dei suoi seguaci, l'Ordo Orbis si è dotato di un corpo di determinati e spesso spietati agenti scelti inquadrati in squadre indipendenti, gli ordinarii, ed ricorso all'arruolamento di corsari fra i filibustieri della peggior specie. Mentre il suo potere si sta lentamente sgretolando, il governo mondiale si fa ancora più dispotico, e la sua tirannide sempre meno sopportabile.

Militia Marium (lawful evil)
Insegna: un globo terracqueo azzurro su fondo bianco parzialmente coperto da due spade incrociate fra loro.
Anno di fondazione: 43 pOe.
Sede principale: città fortificata di Viria, cuore del Vecchio Mondo.
Leader attuale: magister militum maximus Victor Torquezar.
Struttura di comando: l'unità di base della Militia Marium è la decuria, dieci uomini guidati da un decurio; dieci decurie formano una centuria, comandata da un centurio, e dieci centuire formano una legio, guidata da un magister militum; tutti i magistri militum sono agli ordini del magster militum maximus.
Ideologia in breve: il mondo è dei forti, e l'ordine è forza: mille uomini da soli sono mille sciocchi, mille uomini che marciano sotto la stessa bandiera, seguendo gli stessi comandi, con un unico cuore, sono una forza inarrestabile. Noi siamo la civiltà, noi siamo l'ordine e il potere; è nostro dovere difendere quest'ordine, difendere noi stessi e coloro che seguono la nostra stessa legge. Gli altri possono morire.
Rapporti con altre fazioni: rivale storica della Confraternita delle Coste, la Militia Marium ha recentemente trovato nell'Armata della Libertà il suo più grande avversario. Una mai sopita rivalità la lega al Consortium Mercatorum, e i veri fedeli della Legge Universale non possono fare a meno di considerare i milites marium dei pericolosi e sanguinari esaltati, mentre dal canto loro gli ufficiali di più alto grado considerano superfluo il corpo degli ordinarii.
Dotata di una prodigiosa catena di comando, armata con i migliori equipaggiamenti disponibili al mondo, formata da soldati la cui obbedienza è assoluta, addestrati e indottrinati per anni prima delle missioni sul campo, la Militia Marium è un'enorme e pericolosa macchina da guerra. Il numero di effettivi a disposizione del braccio armato dell'Ordo Orbis è di circa un milione di soldati, una cifra imponente e ben superiore all'armata regionale del Vecchio Mondo da cui tale esercito ha avuto origine. Con la diffusione in tutto il mondo, è venuta anche una notevole specializzazione: ci sono milites addestrati a combattere in mare, e milites esperti delle tattiche in sella ma totalmente ignoranti di navigazione; il nocciolo duro della militia, comunque, è costituito dai soldati generici, capaci di imbracciare altrettanto efficacemente tutte le armi convenzionali e di combattere egregiamente in ogni situazione. Questi milites costituiscono la ciruma e l'armamento delle innumerevoli navi da guerra dell'Ordo Orbis, dalle infime chiatte fino ai più possenti incrociatori corazzati. Il grosso problema della Militia Marium, che l'ha ostacolata in numerose occasioni da che Asrigue ha dichiarato guerra al governo mondiale, è proprio la sua eccessiva complessità: la catena di comando, la suddivisione delle flotte in più località, hanno reso la militia vulnerabile a sapienti attacchi adeguatamente pianificati. E, se l'Ordo Orbis ha trovato il modo di rimediare a tutto questo, ciononostante la Militia Marium rimane ancora una macchina sì temibile, ma lenta e facile da inceppare per chi ne conosce i meccanismi.

Sacra Unione delle Famiglie (neutral evil)
Insegna: nessuna, data la segretezza della fazione; le singole famiglie possono avere o meno delle insegne personali
Anno di fondazione: 24 aOe.
Sede principale: formalmente nessuna, viene riconosciuto un ampio prestigio alle famiglie taliane.
Leader attuale: nessuno, ma Salvo Bardi è senza dubbio il capofamiglia più potente.
Struttura di comando: ogni famiglia è all'atto pratico una fazione a sé, spesso in conflitto con una o più delle altre; all'interno della singola famiglia, i rapporti di potere sono rigidamente patriarcali, ma viene riconosciuto un ruolo di discreta importanza anche ai semplici affiliati. I capifamiglia possono, in caso di particolare necessità, mettere da parte le loro faide per concordare una strategia comune.
Ideologia in breve: questi maledetti hanno distrutto gli antichi valori della nostra terra; la religione dei nostri padri è stata soffocata. Un tempo le cose andavano meglio, i potenti non si approfittavano della gente che si mette sotto la loro protezione. Anche se di nascosto e all'ombra del governo mondiale, noi possiamo far sopravvivere qualcosa del nostro passato; anche se ammazziamo e rapiniamo, lo facciamo con uno scopo. Il vero ordine, la vera giustizia, sono i nostri.
Rapporti con altre fazioni: l'Ordo Orbis nella sua interezza considera la Sacra Unione delle Famiglie, come tutte le altre opposizioni, una piaga da eliminare, ma questo non impedisce al Consortium Mercatorum di fare affari, più o meno inconsciamente, con le maggiori famiglie. Non è raro per un confratello della costa stringere accordi con l'esponente di qualche famiglia, mentre lo stesso non si può dire per i membri dell'Armata della Libertà.
La Sacra Unione delle Famiglie nacque dall'iniziativa di alcune famiglie mercantili taliane, preoccupate dal notevole calo di potere del Consortium Mercatorum a seguito della nascita dell'Ordo Orbis. L'appartenenza a una comune fede religiosa, il culto degli antenati delle famiglie patriarcali tanto diffuso in passato, costituì un ulteriore fattore di unione e di opposizione al nuovo ordine. In breve, queste famiglie bramose del vecchio potere, e ancorate all'antica religione e ai valori dei loro padri, si associarono nella Sacra Unione delle Famiglie. Nata come una versione locale e clandestina del Consortium Mercatorum, la “sacrosanta” si diffuse ben presto in tutto il mondo grazie all'intraprendenza commerciale delle famiglie; dietro a questi commerci regolari, però, si creò col passare degli anni un solido mercato nero che, approfittando di un'organizzazione così ramificata e poco nota, poteva trasportare le merci proibite da una parte all'altra del globo. Rapidamente, giunsero anche le intimidazioni e gli atti di sabotaggio contro i mercanti rivali, e ad essi seguirono gli attriti e le faide spesso interminabili fra le diverse famiglie della sacrosanta. Oggi la Sacra Unione delle Famiglie si presenta come un insieme di organizzazioni criminali, ciascuna con la sua rete di rapporti e affiliati in giro per il mondo, spesso in guerra fra loro per ottenere maggior prestigio e capaci di attuare una tregua solo quando un capofamiglia particolarmente potente la impone. Ma, per la gente comune taliana, la sacrosanta è spesso IL potere, molto più di quanto non lo sia l'Ordo Orbis, e in molti considerano i capifamiglia gli unici veri uomini d'onore rimasti al mondo.