mercoledì 18 maggio 2016

La medusa di Slaanesh

Non faccio previsioni e non mi abbandono a facili entusiasmi, ma ho finito di dipingere questa miniatura in pochissimo tempo.

Il problema, semmai, è che sono ancora senza fotocamera, dipendente dal cellulare, e alle prese con esperimenti per una lightbox che si possa smontare e non occupi tanto spazio in una camera già stipata.

Ma lasciamo che a parlare siano le foto, diamine.




Non so ancora se verrà giocata come principe demone o come custode dei segreti. Di certo è un pezzo che mi è piaciuto dipingere.





La chela è l'unica parte sporca di sangue. Per il resto del corpo ho preferito un liquido verde non meglio definito, un icore che ben si sposa col viola della coda.


La foto ha mangiato i dettagli del viso, ma potete vedere il bastone. 


Gli occhi sono neri e lucidi, mentre lo stesso liquido che sporca la coda esce dalla bocca della medusa-demone.


E, per finire, ecco la nostra medusa alle prese con due nemici d'eccezione: Batman e Wolverine.

lunedì 16 maggio 2016

Con gli occhi dischiusi

Sinceramente, invidio chi ne è capace, invidio chi riesce a lasciarsi tutto alle spalle. Con una stoccata di invidia mascherata da superbia, trincerandomi dietro la pseudocitazione da Voltaire, potrei dire che la felicità è qualcosa di raggiungibile tanto più rapidamente quanto più si è stupidi, che solo gli imbecilli non riflettono sul proprio passato, che costoro sono destinati a compiere di nuovo gli stessi errori, e tante altre sagge banalità.

Ma la verità è che in questo ultimo anno mi avrebbe fatto comodo la capacità di lasciarmi davvero alle spalle una relazione tossica, una relazione che a lungo ho cercato e a cui ho dovuto porre termine, nonostante ci tenessi tanto, per preservare quelle briciole di me che amo considerare "me stesso".
E invece, nonostante avessi chiuso, nonostante sia stato in grado di chiudere davvero con la persona, non sono riuscito a non chiudere fuori, assieme a lei, anche la parte di me che l'amava, la parte di me che ha il coraggio di amare e di farsi amare.
Si va avanti, ma il tempo andato ha trascinato con sé le sue occasioni perse.


Ho permesso
Che il tempo consumato
Consumasse anche i miei giorni futuri,
Rinchiuso in un presente di cristallo
Fragile
Guardavo il mondo da vetri scheggiati.

Giro di vita, giro di chiglia,
Lontano dalla parte di me
Donata per amore, perduta
Nei riflessi di un amore sbagliato.
Dare per donare,
Donare
Senza ricevere in cambio,
Abbandonare, e abbandonarsi.

Quante lune, solitarie, sofferte
Per capire, per comprendere e amare
Di nuovo se stessi
Ed il mondo di fuori? Alzo lo sguardo,
Non vedo orizzonti.
Soltanto le stelle, e la terra, il cielo.

giovedì 12 maggio 2016

Modellismo! Modellismo!

Un mese senza aggiornamenti, e l'ultimo post modellistico risale a fine gennaio.
E, badate bene, così è stato: per tre mesi non ho fatto pressoché niente di modellistico, complici vari fattori...

... tipo il fatto che tutto il mio "estro creativo" sia stato convogliato nel trasformare una dieta deprimente in "gustiamo gustose pietanze" (nota: ci sono riuscito).
... o l'intervallarsi di fisioterapia e lavoricchi di ripetizioni che mi hanno portato via molte giornate.

... e, per finire, l'ovvia inadeguatezza alla pittura della mia precedente postazione. Recentemente ho trovato il modo di potenziarla con una trentina di LED bianchi, e finalmente ho potuto ottenere anche in una camera esposta a nord la luminosità che avevo nelle mie stanze modellistiche originarie, esposte a sud ma troppo calde per conservare bene i colori.

E così ho ripreso a dipingere.

Partendo da dei pezzi che erano a metà da più di tre anni.
L'averli ripresi in mano mi ha insegnato diverse cose.
In primo luogo come per qualsiasi lavoro, grande o piccolo che sia, la cosa veramente importante è mettersi a farlo, perché di certo il procrastinare non ne ridurrà la portata.
In secondo luogo che le capacità possono atrofizzarsi col tempo, ma che molto più spesso sono la mancanza di strumenti e competenze adeguate a darci l'idea di essere diventati degli incapaci, specialmente se accompagnate a un occhio critico più sviluppato che ci fa comprendere maggiormente i nostri errori.
In terzo luogo che un lavoro lasciato a metà rischia di rovinarsi molto di più rispetto a uno mai intrapreso.
In quarto luogo che ho troppe, troppe cose lasciate in sospeso. Questioni astratte e concrete, miniature e libri e lavori. Sto godendo di un periodo di tempo libero fra laurea e lavoro (alcuni lo chiamano "inoccupazione"), devo cercare di sistemare quante più faccende irrisolte finché ho il tempo e il modo per farlo.

E, uh, ok, il megapippotto è finito, arrivano le foto.

Partiamo con una foto di gruppo di quel che ho dipinto nello scorso periodo: quattro segnalini, due futuristici e uno ambivalente, due anonimi guerrieri in armatura completa, e due miniature rimaste a metà dal 2013 a oggi.


Il segnalino fantasy è uno specchio ricavato dal kit del calderone. Speravo che l'effetto glitter rendesse meglio, ma non sono in condizioni di dipingere qualcosa di decente sulla superficie. Magari in futuro mi farò venire qualche idea.


Gli altri segnalini, pensati per WH40K, sono abbastanza anonimi, fanno il loro lavoro e poco altro.


Anche i due soldatacci non sono miniature di chissà quale livello, e li ho dipinti senza sbattermici troppo. Un po' di sangue sulle armi, comunque, ravviva il loro aspetto moscio e smorto.




Passiamo ora alla prima delle "signorine", una miniature che avevo iniziato a dipingere nel gennaio del 2013. Finalmente l'ho terminata. Ha tante brutture da cui si vedono i progressi e gli errori fatti nel frattempo, lo so.



Il modello di base è Valkia la Sanguinaria, ma l'ho modificata per farne una generica demonessa guerriera.






La seconda miniatura è un'elfa, un'elfa alta che ho cercato di dipingere in maniera più gretta e darkeggiante del solito.




La macchia di sangue sulla coscia non solo simula un taglio ma copre un errore di pittura.




La cosa importante è che, finite queste due miniature, ho definitivamente terminato tutti i pezzi in resina finecast che avevo da parte.
Un materiale che all'inizio mi aveva entusiasmato, dato che non ci vedevo tutti i difetti visti da altri.
Poi sono cresciuto come modellista, ho fatto l'occhio e ho iniziato a vederli.
In tantissimi punti, questi due modelli sono palesemente fallati, e me ne sono accorto solo da poco, quando ormai la pittura era troppo avanzata.
No, non rimpiangerò l'abbandono del finecast a favore delle nuove plastiche iperdettagliate.