domenica 31 luglio 2011

Ultimi haiku di luglio

E' stato un mese decisamente impegnativo, e ho avuto poco tempo per dedicarmi al blog come avrei dovuto e voluto fare.

Spero di poter far di meglio in futuro, e ringrazio chi continua comunque a seguirmi.

Vi lascio qualche haiku.


Quasi che al sole
Bruciassero gli orrori
Dell'empia notte.

Terra ingiallita,
Avvolge cielo e mare
Erba bruciata.

Ma tu dal buio
M'avvolgi di ricordi,
Neve ormai sciolta.

Amore eterno
Come neve d'inverno,
Morto in estate.

Seduti assieme
Fra gli ulivi ed il sole,
Nel vento, amici.

Attendo all'ombra
Grigia; gabbiani in cielo.
Un vento afoso.

Cielo inscurito,
Lievi e fresche carezze
Porta la notte.

Velo di rosa
Il tramonto nel limpi-
Do cielo estivo.

E quel pensiero,
Nuvola evanescente
Nel vento fretto.

Nel cielo gli astri
Degni di Mitilene,
La bella luna.

domenica 24 luglio 2011

Piccolo componimento epicheggiante

Tanto per non perdere le buone abitudini esametriche, eccovi qui una poesiola scritta di recente col solito distico.

La poesia è "epicheggiante" più nel tema che non nella forma, per i motivi che intuirete facilmente nel corso della lettura.

La poesia fa anche parte di un mio progetto abbastanza ambizioso, destinato forse a completarsi nel giro di qualche anno (forse, potrei anche impiegarci più tempo), riguardo a una serie di poesie e racconti brevi che costituiscano una storia unitaria ambientata nell'universo ludico immaginario di Warhammer 40.000.
Tuttavia, dato il suo carattere di "opera introduttiva", presenta ben pochi richiami, e la maggior parte degli stessi sono inoltre abbastanza nascosti; in poche parole, non serve conoscere il gioco in questione per poterla capire.


Lacrime oscure versando, s'avanza,
Costretto allo scontro:
Danza di spade crudeli lo attende,
Tempesta di sangue
Senza rimorsi versato l'aspetta.
Chiamato alla guerra,
Lui non s'oppone al crudele destino.
Si compia, egli pensa,
Questo profetico orrore da lungo
Predetto, creduto
Sempre lontano, per quanto dai segni
Sembrasse ogni giorno
Sempre più prossimo e pronto a colpire.
Finisca la vita!
Ultimo al mondo, ora impugna la spada;
Da lungi i nemici
Ridono, avanzano verso quel mise-
Ro umano che ancora
Trova la forza d'opporsi al crudele
Verdetto: sconfitti i
Forti guerrieri, per l'uomo non resta
Alcuna speranza.
Pure, combatte quest'ultimo pazzo;
Ferito, fa strage. E
Quando alla fine, trafitto, s'accascia, un
Sorriso sul volto.

venerdì 22 luglio 2011

Ignyton, un nuovo mostro per Pathfinder

Stavo pensando a lungo a questo lavoro, e come mio solito alla fine ho tirato fuori dal cilindro tutto questo gran rimuginare concretizzandolo nel giro di un'oretta nel lavoro che ora vi offro.

Si tratta di un mostro per Pathfinder creato allo scopo di offrire una sfida molto caratteristica ai PG dei miei giocatori nel prossimo arco narrativo della campagna di Avventure per il mare che stiamo portando avanti.

Spero che possa interessare anche a voi.


Ignyton

mercoledì 20 luglio 2011

Ombre antiche sul presente: il culto dei Crociati Oscuri

Dopo molto, molto, molto tempo, ecco finalmente il primo culto per Ombre antiche sul presente.

Non dico nulla per scusarmi, spero solo che il lavoro vi piaccia.


Crociati Oscuri
Quando si consumò la guerra intestina fra i guerrieri-stregoni di Daiva, alcuni fra i più intransigenti capi della fazione lealista giurarono che né loro né le loro truppe avrebbero più fatto uso della stregoneria fino a che i traditori fossero vissuti, insozzando il nome di Empharos e impiegando la sua arte per i propri scopi.
In un primo tempo, questi soldati estremisti si trovarono ad affrontare battaglie molto complesse: affrontare protetti dal semplice acciaio e impugnando armi mondane coloro che potevano contare sull'aiuto del caos e della magia si riduceva spesso al mero suicidio. Ma col passare del tempo, man mano che sempre più guerrieri cadevano negli innumerevoli scontri, i loro confratelli rimasti in vita scoprirono di aver trovato degli alleati soprannaturali: tanto forte era la devozione, tanto intenso il senso del dovere, che neppure la morte stessa riusciva ad arrestare l'impeto battagliero di questi zeloti.
Col passare degli anni, i loro compagni d'armi impararono a rivolgersi ai caduti, a farsi guidare dalle loro anime, e a ricorrere al loro aiuto per ottenere l'aiuto di quegli spiriti non ancora corrotti dal caos. Era nata la magia spiritica, e i Crociati Oscuri divennero i suoi maestri indiscussi. Costituitisi in battaglione autonomo, tali guerrieri incantatori rimasero fedeli a Daiva e ai loro ex-compagni ancora dediti alla stregoneria, ma scelsero di percorrere una strada diversa: loro compito non sarebbe stato difendere la patria comune, ma snidare e distruggere ogni possibile minaccia alla stessa; sarebbero diventati il flagello errante del caos, l'incubo dei traditori e dei corrotti.
Ancora oggi, i Crociati Oscuri mantengono a Daiva soltanto una parte minima delle proprie forze; il resto degli uomini, organizzati in bande da guerra più o meno nutrite, vaga per le terre devastate dal caos, alla ricerca di insediamenti di mutati e traditori. Quando li individuano, i guerrieri si danno al massacro. Una crudele abitudine di questi zeloti, alla quale devono il loro nome, è l'usanza di perpetrare un particolare rito spiritico su ogni nemico degno di nota ucciso in battaglia: mentre i confratelli di rango più basso preparano una croce sulla quale appenderne il corpo, gli Araldi dei Caduti ricorrono a una elaborata cerimonia magica capace di vincolare per sempre lo spirito del nemico al suo cadavere. In termini di gioco, per attuare questo procedimento è necessario sconfiggere lo spirito della vittima in un combattimento spiritico, al seguito del quale lo si potrà “vincolare” alla croce dove il suo corpo è inchiodato proprio come se fosse un feticcio, un feticcio sul quale l'incantatore non può esercita nessun potere (e il cui prigioniero non è dunque vincolato dallo sciamano stesso) ma che non permetterà mai allo spirito di allontanarsi.
Là dove i Crociati Oscuri passano, lì essi fanno il deserto; il fuoco purifica ogni cosa, e solo le anime tormentate dei corrotti restano a testimoniare la nefanda vitalità caotica che un tempo si levava dalle rovine. Crudeli e intransigenti, questi soldati sono sì alleati degli altri guerrieri-stregoni, ma hanno rapporti molto laschi con loro e vengono visti di cattivo occhio specialmente dai Difensori dell'Uomo, che non condividono la loro spietatezza nel punire senza alcun indugio ogni individuo che potrebbe essere stato corrotto dal caos. Interi rifugi sono stati annientati dai Crociati Oscuri per un semplice sospetto, ma sono i guerrieri-stregoni traditori che più di tutti subiscono il crudele trattamento degli zeloti di Daiva, riservando loro un odio che non conosce confini.
Miti
Il tradimento dei Corrotti (Risonanza 75%) - Dogmi: non permettere che il corrotto e il traditore vivano; dubita degli stregoni, poiché chi impiega il Caos non è immune dal suo contagio.
Esempi di ricompensa:: Danni incrementati contro i mutati dal caos; abilità eroica: Furia Battagliera.
Il ritorno dei Caduti (Risonanza 50%) - Dogmi: fidati dei tuoi confratelli come di te stesso, e onora i Caduti; non temere di dare la vita per l'ordine, poiché grande è l'onore dei Caduti.
Esempi di ricompensa:: ottenimento di una apparizione, un Caduto; possibilità di evocare lo spirito d'un antico campione del culto.
Affiliazione
Seguace dei Caduti (membro comune): Requisiti: Il candidato, rigorosamente nativo di Daiva, deve dimostrare di possedere discrete doti di combattimento, e di essere fedele alla filosofia di vita dei Crociati Oscuri. Obblighi: Rimanere a disposizione dei propri superiori nella roccaforte del culto, e prendere parte a una missione operativa ogniqualvolta essi lo richiedano. Benefici: Il personaggio è automaticamente in grado di trovare un mentore per qualsiasi abilità del culto, ma per impararla deve comunque uniformarsi ai costi vigenti. Vivendo nella fortezza dell'ordine, egli riceve vitto e alloggio gratuiti; ha inoltre accesso alle fucine dei Crociati Oscuri, ottenendo un 50% di sconto su tutti gli armamenti.
Fratello dei Caduti (membro devoto): Requisiti: Il candidato deve aver preso parte ad almeno tre missioni di guerra, essere un Seguace dei Caduti da almeno sei mesi, e possedere almeno cinque delle abilità del culto, ivi comprese le abilità della magia spiritica e almeno uno stile di combattimento, almeno al 30%. Obblighi: Un Fratello dei Caduti deve trascorrere la maggior parte del suo tempo al di fuori delle mura di Daiva, combattendo al fianco dei suoi confratelli al comando dei propri superiori; deve distruggere ogni forma di bottino ottenuto in battaglia che potrebbe risultare infettato dal caos. Benefici: Il personaggio riceve a metà prezzo l'addestramento nelle abilità del culto, e viene armato ed equipaggiato in maniera basilare a spese dei Crociati Oscuri ogni volta che deve affrontare una missione.
Araldo dei Caduti (membro fervente): Requisiti: Il candidato deve essere un Fratello dei Caduti da almeno due anni, essersi distinto per coraggio e bravura, e possedere almeno cinque delle abilità del culto, ivi comprese le abilità della magia spiritica e almeno uno stile di combattimento, almeno al 50%. Obblighi: Un Araldo dei Caduti deve essere sempre in prima fila in ogni battaglia, facendo da tramite fra i confratelli caduti e quelli che ancora vivono di modo che i primi possano aiutare i secondi a trionfare; deve essere d'esempio per ogni confratello, e accettare talvolta il gravoso fardello del comando nelle missioni più semplici. Benefici: Il personaggio ottiene la guida d'un confratello caduto sotto forma di Apparizione, e può inoltre richiedere un intervento divino direttamente agli spiriti dei suoi predecessori; gli viene inoltre consegnata un'armatura di qualità superiore, tipicamente appartenuta al guerriero il cui spirito funge ora da suo guardiano.
Signore dei Caduti (sommo signore): Requisiti: Il candidato deve essere un Araldo dei Caduti da almeno tre anni, essersi distinto per coraggio e bravura, e possedere almeno cinque delle abilità del culto, ivi comprese le abilità della magia spiritica e almeno uno stile di combattimento, almeno all'80%. Obblighi: Un Signore dei Caduti deve trascorrere la maggior parte della propria vita in missione, guidando i suoi confratelli in battaglia contro gli abomini del caos e assumendosi, nel caso, le responsabilità della sconfitta; assieme ai suoi parigrado è tenuto a presenziare quando possibile al consiglio del culto, all'interno del quale viene eletto a vita il Gran Maestro dei Crociati Oscuri. Benefici: Il personaggio ottiene una panoplia completa la cui qualità superiore è simbolo del suo rango; può guidare e comandare tutti i suoi sottoposti, e gode del rispetto d'ogni altro guerriero-stregone di Daiva.
Abilità del culto
Il culto offre addestramento nelle abilità indicate di seguito. È necessario che uno stile di combattimento e le due abilità sciamaniche siano fra le cinque abilità necessarie all'affiliazione e all'avanzamento. Le abilità del culto sono: Atletica, Legame Spiritico, Robustezza, Sentiero Spiritico, Tempra, qualsiasi stile con armi a due mani o con arma e scudo, qualsiasi stile con le armi da fuoco.

sabato 16 luglio 2011

Tre settimane di haiku

Quelli che seguono sono gli haiku scritti nelle ultime tre settimane, fissando con parole le sensazioni e le riflessioni che mi hanno particolarmente ispirato, sia sul momento che, a posteriori, mentre vi riflettevo sopra.


E quasi tremo:
Mi prende il tuo orrore,
Sole impietoso.

Dubbi e certezze,
Nel cielo grigio-azzurro
Vaghe risposte.

Ombra cercata,
Ripari dal flagello
Caldo, inumano.

Tempo d'attese.
Affronterò da solo
Queste tempeste.

Anche la notte
Senza ristoro, i morsi
Caldi del dubbio.

Senza speranza
Spero ancora, ammattito.
Dolce è la luna.

Sagome al vento i
Sogni, nell'orizzonte
Del mare nero.

Saldo, m'oppongo al-
L'onda feroce, ignoro il
Vento furioso.

Nell'estenuante
Attesa la calura
Rode la mente.

Venti distanti:
Straniato da ogni cosa,
All'ombra, attendo.

Ore al tramonto.
Stillicidio di sole,
L'attesa brucia.

Quasi consunto,
Ma saldo. Poter dire:
“Ho vinto il sole.”

Ma sarò tuo,
Dolce aurora rosata,
Calda d'amore.

Lo stesso, ancora.
Sofferente, resisto:
Scruto nel sole.

venerdì 15 luglio 2011

Dopo i secoli, i giambi.

Son passati quasi dieci giorni dall'ultimo aggiornamento, ma ho avuto dannatamente tanta roba da fare nel frattempo.


Spero, nei prossimi giorni, di riuscire a riprendere un ritmo accettabile con gli aggiornamenti.

Intanto, vi lascio con due componimenti "giambici" ricolmi dell'invettiva che accompagna spesso il metro.


Si crede un padreterno, invece pare
Soltanto un grosso idiota mal cresciuto:
Si vanta, parla, parla e mena vanto,
Ma quando poi si passa ai fatti poco
Da solo lui riesce a fare, e cerca
Qualcuno che gli svolga quei lavori
Nei quali è molto scarso e vale nulla,
Per prender poi di questi lavoretti
Lui solo il vanto e molto spesso il premio.
S'atteggia amico e parla altisonante,
Di fatto è solamente un gran bugiardo.


Talvolta trovi, andando in pullman, gente
Assurda. Ammorba l'aria, certo, quello
Che mai si lava e puzza molto, orrore.
Ma ammorba ancor di più quel bimbo grezzo,
Convinto d'esser grande e forte e figo,
Al quale manca proprio del rispetto il
Concetto stesso: sbraita ed urla e grida,
Oppure canti idioti impone a tutti
Lasciando acceso a gran volume il suo
Dannato cellulare, orrendo suono,
Neanche fosse in discoteca, il grezzo.
Mi prende allora grande voglia matta,
Uscir di casa avendo spada aguzza o
Coltello almeno, e fare strage truce
Di questi bimbiminchia che, convinti
A torto d'esser grandi figaccioni,
Agiscon sempre come dei coglioni.
Ma poi mi calmo e placo l'ira: infatti
Non val la pena andare in cella al fresco
Per questi idioti nati tonti e tronfi.
Che faccian pure i deficienti: infatti
Vederli aumenta a tutti l'autostima.

giovedì 7 luglio 2011

Haiku d'estate

E' un periodo nel quale, causa esame in preparazione, ho poco tempo libero e mille cose con cui occuparlo.

Tuttavia, anche se non riesco a creare molta roba nuova, ne approfitto comunque per mettere on line queste poesie scritte negli ultimi giorni.
Sono ancora haiku, ma ho in cantiere ancora dei giambi e qualche distico.
Li vedrete, se va bene, dalla prossima settimana in poi.


Calde promesse
Nel cielo imperscrutabi-
Le, prima estate.

Nubi o splendore? Il
Cielo, ignoto. Ma calda
L'aria, la vita.

Inebriante
Luce, abbracciami adesso.
Amami, brucia.

Le spine copro-
No frutti acerbi, ancora
Verdi d'estate.

Qualche rimpianto
Nell'autunno che ammira
La primavera.

Altri di brezza
Godono le carezze:
Io solo attendo.

Ore sprecate
Nell'affannarmi al nulla,
Vana estate.

Nubi occultano il
Cielo, opprimono d'afa.
Pianto di vita.

Pallida luna
Nel cielo, arriva a stento
La notte calda.

sabato 2 luglio 2011

Altri giambi

Il periodo è intenso, e il tempo libero per scrivere poco.
Tuttavia, ho ancora qualche vecchio componimento da pubblicare.
Inizio con queste due poesia giambiche, una scritta (prevedibilmente) a lezione e l'altra dedicata invece al tipo di calzature che preferisco avere ai piedi.
Sono temi volutamente bassi, come da tradizione giambica.


Consiglio di prestar molta attenzione
A quello che facciamo ora a lezione,
Di modo che si possa poi evitare
D'avere delle nere sorpresacce
Andati poi all'esame, avendo in sorte
Dei voti molto bassi oppure, peggio,
Doversene tornare il mese dopo.


Indosso sempre scarpe fatte in pelle,
Se posso sempre nera, forte e salda.
Che conta avere indosso scarpe note,
Se queste sono fatte in rozza tela?
Il cuoio a tutto quanto, sai, resiste,
E tiene i piedi caldi al freddo e freschi
Nel caldo sole estivo. Invece dimmi
In cosa, a parte il prezzo da ladrone,
Le tele che tu porti attorno ai piedi
Si posson mai distinguer dalle mille
Scarpacce prese a un soldo al mercatino.
In nulla, penso, eppur le paghi un botto
Di soldi, e meni vanto, molto fiero,
Di questa spesa assurda, gran coglione!