venerdì 22 marzo 2013

"Sfogo" e poesie brevi

Alcuni giorni fa avevo scritto che, d'ora in poi, avrei pubblicato le poesie sul blog mano a mano che le scrivevo, seguendo l'ispirazione e nulla più.

Ovviamente, mi sono bastate un paio di settimane per venir meno a questo proposito: una delle poesie che sto per proporre, infatti, l'ho scritta a inizio settimana.
A mia parziale difesa posso dire che non mi convinceva del tutto, e che volevo rivederla un poco; a mia totale difesa, però, posso aggiungere che questi giorni ho avuto un tipico attacco di "scarsa voglia di fare", temibile malattia cronica dell'animo pigro che si acuisce con gli impegni universitari. A mia totale condanna, devo comunque aggiungere che, volendo, queste poesie le avrei potute pubblicare anche ieri. O anche stamattina appena alzato. O anche... insomma, ci siamo capiti: sono pigro.

Ma, autocondanne a parte, vi parlo un po' di queste poesie. Le prime due sono molto brevi, pensate per trasmettere un'immagine con forme meno "stringenti" dell'haiku.
La prima è nata mentre dal pullman guardavo con occhi sonnacchiosi le acque di uno stagno, divise in tante piccole pozze da distese di canne ingiallite appena scosse dal vento; vento che, dalle mie parti, tende invece a diventare un fastidiosissimo maestrale due giorni su tre.
La seconda, invece, è una sorta di "piccola ode" al caffè, una celebrazione di quei caffè da macchinetta non proprio buoni, ma con tanta di quella schiuma da tirarti su di morale prima di qualche impegno mattutino.
Infine, la terza poesia è una riflessione su me stesso, una riflessione più cupa di quanto non sia nella maggior parte dei casi; ma resto un malinconico, e il succo del discorso è sempre quello: aspiro a ciò che non posso ottenere, pretendo da me ciò che non posso dare, e me la prendo con me stesso perché non accetto i miei limiti - che sono, per molte cose, semplicemente i normali limiti di un essere umano.



Specchiati, cielo; lo stagno un'umìle
Foresta di Canne
Secche nel gioco del vento, carezza
Che muta in bufera.

Soffice nettare d'ocra screziato,
Piacevole a bersi,
Calami in gola, caffè delizioso
Che desti la mente.

Sono soltanto, da sempre, la stessa
Persona che sono.
Vivo da sempre la vita che vivo,
Sperando le stesse
Esili e meste speranze di sempre. Ed
Allora perché, mi
Chiedo, perché non sopporto me stesso,
Perché, mi domando,
Mai mi dimostro capace laddove
Vorrei, perché non
Posso riuscire ad amare me stesso
Per quello che sono?
Troppo distante la meta a cui punto,
Lo so, lo so bene; e
Pure non posso accettare la cosa
Che sono, un buffone, un
Misero ammasso di fisime e dubbi e
Difetti, che aspira
Sempre a toccare con mano le stelle, a
Baciare la luna.

2 commenti:

  1. Ciao, sono Alvise.
    Ho visto il tuo articolo precedente e letto il PDF, e non ho potuto non notare delle gravi incongruenze.
    Ad esempio, a pagina 19, dici che la mummia ha come carisma 1, mentre lo spirito ghoul addirittura 2d6, non è un pò troppo sbilanciato?
    Io presterei più attenzione a considerare di più le varie differenze, così si rischia di uccidere lo spirito del gioco.
    Comunque da assatanato di runeqvest devo dire che hai fatto un discreto lavoro.
    Ciao!

    Alvise.

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    1. Ciao Alvise.
      I miei lavori, purtroppo, soffrono dell'essere appunto "miei": alla fine della fiera, sono il lavoro di una persona sola con qualche occasionale consiglio da parte di una community italiana ormai quasi morta e sepolta. :(
      Nel caso specifico che citi, però, c'è un suo senso: il ghoul è uno spirito, e in quanto tale ho pensato di dargli un discreto carisma. Di contro, la mummia è uno spirito incarnato "fuori fase" col suo stesso corpo, pertanto ha un carisma minimo; il che non impedisce allo spirito stesso di avere un carisma anche alto.
      Inoltre, rifacendosi alle caratteristiche che offre l'Arena dei Mostri, le mummie hanno appunto carisma 1, mentre i ghoul non lo possiedono proprio: essi avranno tale punteggio solo in forma di spirito, prima di possedere un corpo; da quel punto in poi, niente carisma. E' una cosa che avrei potuto senz'ombra di dubbio specificare meglio, me ne rendo conto. Ma, ancora una volta, pago il fare questi lavori da solo.

      PS: ti scoccerebbe spostare la discussione sul post relativo al PDF di cui parli, comunque? ;)

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