mercoledì 19 giugno 2019

Farewell, friend. I was a thousand times more useless than thou!

Sono passati quasi dieci anni da che ho iniziato a tenere questo blog. Era l'agosto del 2009, ed era un modo per avere una piattaforma "mia" su cui caricare i miei contenuti ludici senza che fossero affidati a siti vari (all'epoca ero in pessimi rapporti con la mia community di GdR storica, quel forum da cui ho imparato a rispettare la netiquette e a non essere l'ennesima matricola del settembre eterno), ma soprattutto era un modo per farmi notare da una certa persona rendendo pubbliche le mie poesie (alla fine, forse, funzionò con anni di ritardo; ma anche quella è una storia trascorsa e dolceamara, più amara che dolce, come sempre accade quando vivi di rimpianti).
Sono passati dieci anni.
Allora ero un universitario supponente e di belle speranze che puzzava ancora di banco di scuola, mentre ora al più ho l'odore della cattedra; che poi le cattedre sono ormai degli enormi banchi, quindi il fetore (fetore di non pulito, l'igiene degli edifici scolastici lascia molto a desiderare) è rimasto forse lo stesso, ma a non essere rimasto lo stesso sono, palesemente, io.
Nel 2009, come dicevo, ero un universitario supponente, oggi come oggi sono un docente dubbioso, in primo luogo di se stesso. Nel 2009 avevo vent'anni, ora ne ho 30, una vertebra che tira quando c'è umidità, difficoltà a mandare giù gli shottini di assenzio tutti in una volta, molte più competenze, molti più doveri e molto più stress. Ho anche molto più denaro per potermi permettere di comprare le cose che mi piacciono, ma sempre meno ho tempo da dedicare al celebrarle su di uno spazio che, se io sono invecchiato male mettendo su 10 kg (ma i peli bianchi si contano ancora sulla punta delle dita, almeno), è invecchiato possibilmente peggio.
Nel 2009 non potevo prevedere il modo in cui pochi siti quali Facebook, Twitter e Instagram avrebbero fagocitato quasi tutti i nostri scambi di informazioni on line, consumando poco a poco tutte le altre piattaforme; oddio, in realtà era prevedibile, ma non avevo idea della velocità che avrebbero impiegato.
Che senso ha, oggi, portare avanti una discussione sui giochi di ruolo su di una piattaforma a parte, quando su altri siti esistono tante di quelle board dedicate con tantissima utenza? Che senso ha caricare le foto di modellismo su un blog, cosa che facevo un tempo per condividerle poi sui forum, quando ormai viaggiano meglio su piattaforme dedicate?
I blog eclettici, come voleva essere questo, stanno venendo sostituiti da quelli più specialistici; e, anche in questo caso, se non diventano essi stessi il tuo lavoro vengono abbandonati quando un lavoro arriva.
Abbandono, esatto.
Non dico definitivo, totale o assoluto, ma ho di certo bisogno di ripensare al mio rapporto col mio blog.
Forse, per i contenuti di GdR, va ancora bene, benissimo anzi, quantomeno per quelli finiti. Ma per tutto il resto?
Non so, devo rifletterci.
Ma, con un mese e una settimana e un giorno trascorsi dall'ultimo post, e nessuna voglia di aggiornare il blog con i contenuti che pure ho ma che hanno molta più vita se condivisi altrove, penso che sia il caso di scrivere queste parole.
Forse più per me che per altri.
Sono trascorsi dieci anni, che ne sarà di Giochi e Pensieri? Non lo so neanche io, ma almeno scriverne mi ha aiutato a rifletterci.

1 commento:

  1. Ogni esperienza va valutata attentamente, perché da ciascuna possiamo,trarre il massimo profitto.
    Anche questo blog.

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