giovedì 11 aprile 2019

Modellismo: massacratori di Khorne (Khorne bloodcrushers) e riflessioni

La buona notizia è che ho finito di dipingere altri tre pezzi di Wrath & Rapture, scendendo ad "appena" 10+5+5+3+1+1=25 miniature della scatole arretrate (NB: ignoriamo il resto del cassetto della vergogna). Con i tre precedenti sono quindi a sei massacratori di Khorne, più un araldo su juggernaut.



Proprio a questo proposito, l'aver dipinto a distanza di anni tre pezzi pressoché identici mi permette di riflettere sui miei progressi come modellista.
La prima cosa che salta all'occhio è una maggior cura nelle basette: il primo pezzo era un eroe e quindi aveva centordicimila effetti particolari, ma ancora lì il sangue era un effetto "coprierrori", dato un po' come viene. Negli ultimi pezzi, invece, sto inserendo l'effetto sangue su delle pozze lasciate senza effetto terra e appositamente colorate, come se fossero appunto pozzanghere e non chiazze.



Riguardo ai colori, ho imparato a usare diversi rossi e magari anche a virarli meno sull'arancione in pezzi che voglio essere colorati senza che siano appunto arancioni. Ho delle tinte meno pastose, ed è molta roba.


Se guardo i pezzi di fine 2017, sono diventato più preciso coi pennelli, ma lo stesso non si può dire rispetto al lavoro ancora precedente, come da foto: i colori e le lavature erano dati con una tecnica inferiore, ma la mano era più ferma.
Il che non mi fa piacere. Ma c'è forse anche il fatto che negli ultimi tempi, pur avendo acquistato pennelli oggettivamente migliori, ho il terrore di usarli perché mi sento inferiore ai miei strumenti. Sì, fa ridere ma è così: c'ho 
dei W&N serie 7 000 che stanno belli insaccucciati perché ho paura a usare strumenti di qualità. Una scarsa fiducia e forte idiozia da cui devo uscire il prima possibile.


Ad ogni buon conto, ecco qui il trio novello.





Sul juggernaut del campione dell'unità ho provato a dare un po' di colore verde che valorizzasse le scanalature sugli spallacci, e qualcosa di simile ho fatto anche con gli occhi. Niente di che, ma è un progresso che devo tenere a mente se voglio convincermi di valere qualcosa e, di conseguenza, migliorare.



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