domenica 11 febbraio 2018

Dungeon Masters Guild - quando il nuovo vale meno del vecchio

E' da due anni, ormai, che produco contenuti sulla DM Guild. Indubbiamente, avrei fatto più denaro se mi fossi improvvisato blogger che sfrutta le indignazioni dellaggente, o anche solo se avessi passato le ore dedicate a scrivere a fare il bracciante agricolo o il manovale. Ma tant'è, non voglio parlare di questioni meramente economiche, quanto di un altro piccolo, grande problema: che visibilità ha un nuovo prodotto la cui uscita non viene spammata su centomila gruppi e social media, ma è affidata unicamente alla sua presenza sulla gilda?

L'8 Gennaio pubblicavo Colleges of Renown, raccolta di sottoclassi per il bardo. Oggi, a più di un mese di distanza, ho voluto controllare le mie vendite complessive a partire da tale data.



Come si può vedere, Colleges of Renown ha totalizzato 11 vendite, decisamente poche. In più, le ha ottenute quasi unicamente nel primissimo periodo da che l'ho pubblicato: successivamente, è stato fagocitato nella massa dei CCNCN, Contenuti Che Non Caga Nessuno, quella massa amorfa di materiale presente nel web che magari ci farà schifo, magari sarà quel che abbiamo sempre sognato, ma è sempre a un click di distanza di troppo per poterlo raggiungere. Di contro Pacts & Patrons, il mio unico contenuto Electrum Best Seller, ha totalizzato 13 vendite senza nessuna promozione. Anche gli altri contenuti che hanno venduto più di 3 copie sono comunque dei Bronze o Silver Best Seller. In pratica, ora come ora, la visibilità sulla DM Guild per l'eventuale novità mi sembra molto misera, per non dire dannatamente misera: i nuovi contenuti si sono sedimentati, i grandi nomi che possono fare il prezzo che vogliono sono emersi, non troppo sorprendentemente un sistema "lasco" si è cristallizzato con poche grandi firme e tanti piccoli aspiranti autori; io sarò magari medio-piccolo, non so, ma in un gioco che non vale la candela, se non per hobby. Questo è il libero mercato, dopotutto. Almeno non sono uno dei tonni che si indebitano e ipotecano finanche le mutande per mettere su un'attività nei loro sogni milionaria e poi la finiscono sotto i ponti per aver preteso troppo da se stessi, entrando in un gioco che se ti mastica ti risputa con le ossa rotte.

Ah, piccola nota a margine. Ho sulla Guild tutta una serie di contenuti in pay what you want, spesso versioni non più aggiornate di contenuti confluiti in un bundle. In teoria i prodotti ideali per farne incetta, i download compulsivi ideali, no? Come potete vedere, confrontando le due tabelle, anche questi contenuti non è che abbiano venduto moltissimo. In media una decina di download liberi cadauno in un mese.
Il problema, quindi, non è il prezzo. Il problema è proprio la visibilità. C'è chi nell'acqua affonda, c'è chi emerge appena col naso, e c'è chi cammina sulle acque. Io sto col naso fuori. Per fortuna il mio futuro non dipende da questo, oppure potrei strapparmi i capelli.



Saranno solo contenuti ludici per un gioco di ruolo, ma direi che queste riflessioni sono abbastanza valide per il mercato da un punto di vista più generale.

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