giovedì 8 marzo 2018

Quel che ho dipinto a febbraio (Tzeentch, Khorne, Nurgle)

Il mese appena concluso è stato breve (battuta scontata) ma intenso e denso di impegni. Ho frequentato un corso intensivo per la preparazione agli esami il cui conseguimento è necessario per l'ammissione al concorso di accesso al corso di abilitazione per l'insegnamento (è complicato, vero?) e ho cercato di incastrare questo con gli impegni vari, col risultato di non avere quasi tempo per prendere in mano i pennelli.
A marzo sono arrivati molti impegni lavorativi, quindi la situazione, per quanto assestata, rimane ancora molto poco libera sul versante "svaghi che richiedono di pensare". 
Però, alla fin fine, qualcosa di modellistico sono riuscito a farlo.



Tipo, chessò, imbasettare tutte queste miniature secondo l'ultima versione del regolamento. Sono 30 orrori e 30 untori, più delle basette magnetiche per "esaltare" i pirodemoni, più un altro progetto. Ma li vedrete meglio in futuro, penso.



I pezzi su cui ho usato/sto usando più creatività e pennello sono ovviamente i primi cinque.

Il primo è un principe demone vintage, molto vintage. Ho acquistato il pezzo per una buona cifra perché, oltre a essere vecchio, mancava di una mano e della testa originale. Ho scolorato la pittura e quindi l'ho modificato secondo il mio gusto.


L'intestino che esce dalla mano, strappato dal cadavere di un ugualmente enorme nemico, è più che altro una goliardata, un recupero di quello stile ultra-deformato che caratterizza la miniatura.


Con l'arma, invece, sono stato molto più serio: sono partito da una mano di minotauro, più un pezzo di bastone dello stregone del Caos in armatura terminator, più un'ascia dei minotauri, più un pezzo di un'altra ascia dei minotauri, più una spada dei guerrieri del Caos, più una catenella del carro di Khorne, più un teschio, più un pungiglione delle mosche di Nurgle. Tanta roba, veramente.


Originariamente, questo principe demone era montabile con un'ascia o con una spada. Direi che un'alabarda è una valida sostituta di entrambe.



L'idea è dipingerlo di grigio: sarà un principe senza alcun marchio apparente di nessun dio, un seguace del Caos Indiviso o, alla bisogna, un "polivalente".





  
Il secondo lavoro è più che altro un'aggiunta: da che è uscito il nuovo codex dei demoni del Caos, infatti, non esiste più un "araldo di Nurgle su palanchino", e "colui che cavalca il caganchino" è ufficialmente senza regole. Potendolo giocare come Epidemius, ho pensato che fosse il caso di aggiungergli qualcosa con cui scrivere, no? Magari carta igienica.


Da cosa nasce cosa, ed è arrivato qualche altro dettaglio disgustoso.



Per chi fosse interessato, l'effetto pipì è stato ottenuto mischiando Nurgle's Rot e Lamenters Yellow.

Magari, chessoio, non sono l'unico a cui vengono queste idee malsane.
O anche no.
Penso anche no.
Temo proprio di no.

Sì, ne sono quasi sicuro: proprio no.

Non poteva mancare, tocco di deficienza sulla portantina-cesso, qualcosa per sturare tale insano mezzo di locomozione.




E, infine, un poco di insano colore sulla basetta tramite tre vermi verdi.



A proposito di verde, il dover usare il verde metallizzato mi ha dato lo sprone per finire questo pezzo. Preso in mano, mezzo dipinto, stinto, modificato, rimodificato e demodificato non so quante volte. Ora almeno l'ho terminato.


Finito molto a buttar via, colui che un tempo era Lord Chephalis il campione di Khorne è ora un generico stendardiere che mai verrà giocato.


Però mi è stato utile per far pratica con il rosso.



E, in effetti, anche con la pelle olivastra. Dai, ha avuto un suo perché prima di finire in bacheca-dimenticatoio.


Altro lavoro rapido, il reimbasettamento del disco di Tzeentch come definitivo araldo di Tzeentch. Niente di che, ma almeno qualcosa che è e che ho potuto fare senza scervellarmici troppo.




Piuttosto, sono molto più fiero dei due gaunt summoner di Tzeentch, che ovviamente io userò come araldi.

Ne sono fiero soprattutto perché uno era in sospeso da circa due anni.


Lui no, lui l'avevo iniziato a dipingere "solo" nell'estate 2016, vuoi mettere?


Mi piace abbastanza come mi è venuto il viola a partire da tre tinte.


E sì, il blu è l'ideale per le ombre sul verde metallizzato.



Gli occhi, invece... eh, gli occhi testimoniano una cosa che non mi piace: procedo come tecniche, ma negli ultimi anni le mie mani sono meno precise sui piccoli movimenti.
Questo non mi piace per niente. Specialmente visto che ho uno zio sul lato materno con evidenti problemi di tremolii agli arti.
Speriamo bene, oh. Perché in quel caso dipingere male sarebbe l'ultimo dei miei problemi.



Ah, sì, ultimo. Ultimo e non ultimo ecco lui.


Nota: le gambette sono la parte dipinta da più tempo, lo so, sono orribili.



Ombre rosse per l'oro, ombre blu per il verde. Ci sono.






E ora via, ho solo altre settanta miniature circa da dipingere, che sarà mai? :D

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