lunedì 1 aprile 2013

Le mie miniature: bestie e bestio

Molti giocatori di ruolo ritengono che il combattimento contro degli animali non abbia nulla di "eroico", e lo vedono come una cosa mondana e anzi "umiliante".
Io, invece, vedo le cose in tutt'altro modo. In primo luogo, c'è animale e animale: affrontare un topo non è una "sfida" nel vero senso della parola, ma un orso, una tigre o un branco di lupi sono realmente sfide impegnative. Anzi, se andiamo a controllare possiamo accorgerci di come anche creature quali il cinghiale fossero considerate pericolosi "mostri" nell'epica antica; sì, è anche vero che nell'Odissea le foche monache sono caratterizzate come temibili mostri marini, ma stiamo divagando; quel che ci interessa qui è dire che si possono tirar fuori sfide impegnative per un gruppo di avventurieri anche senza bisogno di tirare in ballo improbabili creature soprannaturali o di fantasia estrema.
Così, nell'allestire la mia piccola collezione di miniature per GdR, una priorità sono stati proprio gli animali. Ho iniziato con un cane e con due gattoni, poi è stata la volta di cinque lupi, cinque ratti e infine tre cinghiali e un ragno gigante.

Foto di gruppo di tutti i miei animaletti modellistici. Anche questi sono 17, proprio come i non morti. Analogie inquietanti, non è vero?
 
Il ragnone gigante. In origine doveva essere un ragno GW cavalcato da un goblin, ma ho rimosso il creaturino e tappato il buco di incastro con un po' di peluria.
Di fatto, questo ragno sembra un miscuglio fra tarantola e vedova nera. Lo so. Però mi auguro che sia comunque d'effetto, no?
Notare la basetta: presentava alcuni interessanti dettagli, quali una ragnatela, che hanno reso molto più rapida la sua realizzazione.

 I tre cinghiali a cui ho scolpito io la coda. Il modello è un po' scarso, e gli mancano le zanne, ma visto che mi sono stati regalati non mi lamento troppo. E poi le zanne potrò sempre scolpirle io, un giorno o l'altro.
 Le tre code, o "come distinguere i cinghiali".
Suini inquadrati di culo. Epici.
Sì, i ratti (in questo caso ricavati da una scatola di skaven, leggasi uomini topo, di Warhammer Fantasy Battle) non sono sfide proprio "epiche", quantomeno non in numero ridotto, ma uno sciame di topi risulta un avversario alquanto spaventevole e di certo pittoresco. E "pestifero". Molto "pestifero".

 I miei cinque lupi, sempre targati Games Workshop. Sono piuttosto vecchi, ma non avete idea di quanto sia difficile trovare dei lupi decenti in scala 25-32 mm; alla fine ho dovuto ripiegare su dei lupi giganti, perché non trovavo altro a prezzi non da espianto renale.
 Visto che già erano lupi giganti (o, potremmo dire, lupi primevi) ho deciso di optare per delle colorazioni "a tema". E molto "a memoria", dato che non volevo ritornare a guardare nei libri i colori di tutti i dire wolves degli Stark.
No, non userò il termine "metalupo": possa l'infamia macchiare quanti in Mondadori hanno deciso di ricorrere a simili traduzioni veramente del cazzo.

 Nota a margine: il Lupo Bianco non poteva mancare.
 Queste due pantere/gatti giganti, invece, sono pezzi Mantic.
 Purtroppo la colorazione non è un gran che, ma il nero è un colore problematico. E questi micioni sono stati dipinti parecchio tempo fa, fra l'altro.
 Il primo animale che ho dipinto: un "simpatico" cane da guerra made by GW, chiamato amorevolmente "Palla Di Neve".
Purtroppo, il pezzo non è stato dipinto molto bene: è stato uno dei miei primi tentativi di bianco, e si vede...
Nota a margine: cicatrici e bardatura chiodata a parte, da questo profilo il cagnolone sembra anche un cucciolo coccoloso, vero?

Ma, ultimamente, mi sono dedicato anche alla pittura di altri pezzi. Fra gli altri, anche questo troll/gigante/boh che mi è stato regalato assieme ai cinghiali. Proviene da una scatola introduttiva di WHFB, e ha dunque una basetta scenica abbastanza carina.
La prassi avrebbe imposto di dipingerlo con la pelle verde, penso, ma io mal sopporto l'idea stessa degli orchi e derivati con la pelle innaturale.
Così ora è diventato semplicemente un "piccolo gigante"; potremmo dire un troll, brutale e trippone. Un troll "classico", mica uno di quelli che impestano internet, e che quando non sono al suo  servizio fanno incacchiare notevolmente il Grullo Gran Maestro di Trollatura.

Il pezzo è molto ricco di dettagli e ninnoli vari; una delle caratteristiche delle sculture Games Workshop, in effetti, è lo stile quasi "barocco", una profusione di dettagli che coprono letteralmente ogni parte del pezzo, una sorta di horror vacui che, in certi casi, arriva anche a rovinare il pezzo. Non qui, per fortuna.
Il pezzo di roccia che il nostro mostro sta per scagliare contro i nemici doveva in origine far parte di una statua nanica, credo.
Notate come ad arti muscolosi si associno una testa incassata, una pancia orribilmente 

 





2 commenti:

  1. Mi riprometto di cominciare a collezionare un "parco animali" ogni volta che incappo in un giocatore che vuole fare il druido, ma poi riesco a cavarmela con i ragnetti e i topi che possiedo (pochi e piccini, per la verità) e la necessità viene dimenticata...
    Belli i gattoni della Mantic, ma devo dire che il mio preferito è il ragno gigante: sarà perché il suo veleno ti ammazza con un singolo tiro salvezza fallito, ma è un ottimo modo per terrorizzare i giocatori!

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  2. Da che Tolkien è Tolkien, i ragnoni giganti rientrano nel genere. Addirittura, stavo notando che non c'è praticamente videogioco fantasy dove il personaggio non debba affrontarli.

    Comunque, io vorrei tanto aggiungere qualche altro felino alla raccolta, ma ancora una volta c'è il grosso problema dei costi: gli animali o te li paghi 10 euro l'uno, oppure te li compri come parte di kit della GW spendendoci sempre un sacco di soldi. :(

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