Per la prima volta da tantoquanto, ho terminato una modifica sostanziale entro un paio di settimane da che l'ho dipinta. Forse per la prima volta da che "dipingo" e non "coloro", in effetti.
E sì che qui c'erano tre pezzi da dipingere separatamente.
Fra l'altro, in corso di pittura ho realizzato due modifiche ulteriori. La prima è stata spostare alcune lame dalle ruote posteriori ai mozzi frontali del modello, per dargli un impatto ancora più brutale.
La seconda, invece, consiste nell'aggiunta di uno stendardo con la scritta "Yagala", यगल in devanagari, sul retro del modello. Yagala, la Città Dorata, è la capitale che Terhali fece costruire per Melniboné, durante il suo secolare regno, al posto di Imrryr la Bella, la Città Sognante che tornò a essere capitale solo per essere poi data alle fiamme mille anni dopo quando Elric tradì la sua gente e il Fulgido Impero onde riconquistare la sua amata.
Con una piccola licenza poetica (tecnicamente c'è scritto YagaL con la "L" vocalica") ho inserito il simbolo di Slaanesh all'interno della scritta.
Il carro e la bestia da traino, le cui catene sono state aggiunte e dipinte in un secondo momento, sono incollati alla basetta con attak e vinavil: un perno rigido e una struttura flessibile attorno. In particolare, la bestia è fissata al carro tramite la coda, in modo da avere tre punti di appoggio ed evitare di oscillare.
A proposito del bestio: si vede che Gardaland mi piace un sacco e che I Corsari sono la mia attrazione preferita?
Me ne sono accorto solo dopo aver assemblato e dipinto il pezzo. E' incredibile quanto certe cose ti restino nella mente e riemergano solo dopo aver dato frutti.
La basetta con cui usarla a piedi è in realtà solo un riempitivo, perché come potete vedere la sua basetta vera è una moneta da un centesimo, adornata con sei tentacoli, che serve a magnetizzarla sul carro.
Quelle che dovrebbero essere gemme sono per Terhali occhi caotici.
Momento sclero: Terhali vs Elric.
Momento orgoglio: tre carri di Slaanesh, di cui solo uno banalmente ufficiale. Amo autocostruire e modificare e assemblare in maniera imprevedibile.
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