lunedì 2 ottobre 2017

Nurgle, tanto nurgle: araldo e non solo (scratchbuilt Nurgle Herald)

Avevo finito le miniature dei demoni da dipingere.
Ma poi ho trovato delle ghiottissime occasioni, e come farsele sfuggire? In conclusione, con quel che mi sta arrivando, mi mancano solo quattro personaggi speciali per completare la collezione completa della mia armata. Sette anni, e finalmente ho quasi finito.


Il primo lotto che mi è arrivato è un set di Nurgle abbastanza completo: con esso arrivo a 12 nurglini e 34 untori, più finalmente 3 droni della peste, i mosconi per intenderci. Un kit molto, molto bello, fra l'altro. 


34 untori. Proprio per questo, nel secondo lotto, sono compresi 6 poxwalkers, zombie mutati da Nurgle e prossimi a diventare untori che sono semplicemente troppo belli per non essere giocati anche come untori.

Così, uhm, arrivo a 40 untori. 12 nurglini. 3 mosche della peste (pace se sono poche!). 4 bestie di Nurgle. Principe Demone e Grande Immondo. Più un araldo su portantina-cesso.
Manca l'araldo a piedi.
Mancava l'araldo a piedi.




Ho valutato diverse possibilità di modifica, e dopo una serie di bozzetti ero arrivato a teorizzare un ciccione con tunica che si apriva sulla pancia putrefatta.
(notate la lama, con i vuoti che individuano il simbolo di Nurgle, e il bozzetto del nurglino)




Poi l'illuminazione. Fortunatamente, fra le tante cose messe da parte per il modellismo, c'erano anche dei gusci di lumaca.
Così, con la basetta già modificata e alcune componenti già individuate, ho cambiato idea sul pezzo da realizzare.
(ovviamente poi ho usato anche altre cose, eh!)




Ed eccolo qui allora, l'araldo lumacone.


La scala è quella secondo me migliore: un poco più alto di un untore normale, ma molto più grosso.


Il nurglino col palloncino ("Ciao bel nurglino, lo vuoi un palloncino?") era semplicemente troppo bello per non includerlo nel pezzo finito.



Alcune parti della basetta andavano dipinte prima di montarci il pezzo; pezzo che poi, a pittura e viscidume finito, le coprirà pressoché del tutto, in effetti.


Il guscio costituiva una delle parti principali del pezzo. Già texturizzato di suo, non volevo intervenirci troppo ma neppure lasciarlo spoglio.



I vari kit mi sono venuti in aiuto: un simbolo di Nurgle, sette teste putrefatte, tre fasce di tessuto drappeggiate e un trio di pustole da cui parte il tentacolo (di cui vedrete poi lo scopo).


Dimenticavo: così, tanto per, il demone ha due spuntoni ossei che saltano fuori dalle trippe. 


Da due il design è passato a quattro braccia. Così il demone ha sette membra che partono dal corpo principale. Sette, il numero sacro di Nurgle.



Arti destri: le spade. Quella in plasticard, ovviamente, taglia la carta.


E ora la testa. Il demone, come avrete notato, ha una doppia bocca. La prima è la più "insettosa" (non lumacosa ma proprio da larva), mentre la seconda si trova su una vera e propria testa, testa però sospesa su tre tentacoli.


Il design non è mio, ma devo ringraziare il videogioco Demonicon. Un'idea troppo bella per non riciclarla.



Nurgle a parte, ho stancamente dipinto anche altri pezzi non esattamente demoniaci, ma pur sempre caotici. Un tempo si chiamavano "i perduti e i dimenticati", ottima descrizione di come li sto dipingendo con costanza.


E, visto che c'ero, ho creato due basette magnetizzate per i miei pirodemoni. Ora sono giocabili come pirodemoni esaltati, due ottime piattaforme di fuoco mobile del nuovo 40K.



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