mercoledì 6 settembre 2017

Il teorema della pipi di cane: la pisstorm

I commenti ricevuti dal mio ultimo progetto modellistico completato sono stati, in certi casi, davvero offensivi; non è stato un grande lavoro, ed è un lavoro che sta già venendo risistemato grazie ai suggerimenti che mi ha dato uno dei modellisti italiani più capaci, ma la mediocrità del pezzo era sproporzionata alla cosiddetta shitstorm piovutami sopra in un gruppo facebook.

Ma, dal versante antropologico, è stata un'esperienza interessante, che mi ha fatto riconsiderare lo stesso termine "shitstorm".
Perché no, un certo comportamente non assomiglia tanto a un lancio generico di cacca contro il bersaglio, quanto a un comportamento che hanno i cani.
Molto spesso, fiutati gli escrementi di un altro loppide o qualcosa di ugualmente "odoroso", capita che un cane ci faccia la pipì sopra; tempo dopo ecco che un secondo cane passa là vicino, fiuta il sovrapporsi di piscio ed escrementi, ci passa ben bene il tartufo e magari la lingua per maggior sicurezza e provvede a lasciare anche il proprio marchio urinario. Un terzo, un quarto, un quinto e altri cani ancora faranno la stessa cosa: sniffata, leccata per accertarsi degli odori lasciati e, infine, pisciatina personale; alcuni cani arrivano anche a sforzare il proprio intestino per lasciare un marchio odoroso che sia più, come dire, solido.

Morale della favola? La cosa che ha scatenato la catena di pisciate cagnesche, la pisstorm appunto, magari era anche una cacca, una merda, una stronzata... però loro non hanno potuto fare a meno, prima di scatenare la propria tempesta di piscio, di venirne attratti, di sniffarla, di assaggiarla e di assaggiare lo schifo lasciato lì dagli altri cani fermatisi in precedenza.

I due comportamenti sono davvero dannatamente simili. Dopotutto, anche chi rinuncia alla propria umanità divertendosi ad attaccare il prossimo diventa tecnicamente sub-umano, esattamente come un cane. Solo che è mediamente meno peloso, meno tenero, meno coccoloso e talvolta anche meno devoto al suo padrone, ché il pisstormatore seriale spesso lo fa sulla scia di un cane capopiscia (come accade, ad esempio, sul profilo di certi leader politici che non si chiamano certo Dannatone).

Peraltro, la bestialità interiore di tanti pisstormatori seriali non è esattamente di consolazione a chi si trova sommerso dai loro fluidi, e anzi può far male, molto male, a chi è in quel momento debole e vulnerabile.

Ma il vero dramma è un altro: il vero dramma è che ci sia gente che dedica il suo tempo a dare addosso al prossimo quando potrebbe spenderlo in maniera più proficua. Imparando a scrivere in italiano, ad esempio, come da testimonianza allegata.


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