domenica 24 luglio 2011

Piccolo componimento epicheggiante

Tanto per non perdere le buone abitudini esametriche, eccovi qui una poesiola scritta di recente col solito distico.

La poesia è "epicheggiante" più nel tema che non nella forma, per i motivi che intuirete facilmente nel corso della lettura.

La poesia fa anche parte di un mio progetto abbastanza ambizioso, destinato forse a completarsi nel giro di qualche anno (forse, potrei anche impiegarci più tempo), riguardo a una serie di poesie e racconti brevi che costituiscano una storia unitaria ambientata nell'universo ludico immaginario di Warhammer 40.000.
Tuttavia, dato il suo carattere di "opera introduttiva", presenta ben pochi richiami, e la maggior parte degli stessi sono inoltre abbastanza nascosti; in poche parole, non serve conoscere il gioco in questione per poterla capire.


Lacrime oscure versando, s'avanza,
Costretto allo scontro:
Danza di spade crudeli lo attende,
Tempesta di sangue
Senza rimorsi versato l'aspetta.
Chiamato alla guerra,
Lui non s'oppone al crudele destino.
Si compia, egli pensa,
Questo profetico orrore da lungo
Predetto, creduto
Sempre lontano, per quanto dai segni
Sembrasse ogni giorno
Sempre più prossimo e pronto a colpire.
Finisca la vita!
Ultimo al mondo, ora impugna la spada;
Da lungi i nemici
Ridono, avanzano verso quel mise-
Ro umano che ancora
Trova la forza d'opporsi al crudele
Verdetto: sconfitti i
Forti guerrieri, per l'uomo non resta
Alcuna speranza.
Pure, combatte quest'ultimo pazzo;
Ferito, fa strage. E
Quando alla fine, trafitto, s'accascia, un
Sorriso sul volto.

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