domenica 19 novembre 2017

Sei versi ritrovati

Risistemando la mia stanza, quell'orrido processo che ti porta a prendere coscienza di disordine e sporcizia accumulati d'attorno a libri e collezioni varie, litigando con le leggi della fisica per farci stare tutto, ho trovato un foglietto su cui, più di un anno fa, avevo annotato due haiku.
Due haiku veramente orientali, per quanto non nipponici: li avevo scritti a Pechino, pensando a due scorci del Palazzo d'Estate.


Legno su legno
E di legno le mura
D'attorno foschia.

In mezzo al lago
Gli scheletri del loto
Le pallide ombre.

In entrambe le poesie la mancanza di punteggiatura interna è un qualcosa di voluto. E, uh, se andate in Cina non andateci in autunno: vedere i fiori di loto morti è qualcosa di veramente triste. :/


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