mercoledì 9 ottobre 2013

Poesia ad anello, poesia di solitudine

Perché, spesso, la solitudine è un circolo vizioso, un serpente che sfoga la rabbia per il morso subito mordendosi la coda.

Solo. A che serve che gridi? Nessuno
Mi sente, e se pure
Fossi ascoltato nessuno potrebbe
Capirmi. La lingua,
Morta, si infrange su labbra consunte,
Su denti spezzati, e
Parla un idioma di suoni indistinti,
Chi mai mi vorrebbe, o
Mai mi saprebbe capire? Non vedo,
Guardandomi attorno,
Nulla di quello che vedono gli altri,
Ma solo riflessi
Pallidi e muti, ed abbasso lo sguardo
Restando da solo.

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