martedì 25 gennaio 2011

Per esorcizzare un ricordo

A volte capitano di quelle coincidenze che, se non fossero in numero limitato fra i milioni di possibili vicende, sembrerebbero tutto a parte coincidenze.

E così circa due settimane fa, per un ritardo imprevisto, ho incontrato una certa persona dove non pensavo proprio di incontrarla. Un tempo avrei sperato in una coincidenza del genere, ma è cambiato molto da allora.

Nonostante tutto, nonostante un haiku vagamente dedicato alla cosa, dopo l'ultimo esame il ricordo è tornato a farsi sentire. E, sebbene avessi già deciso di non scrivere più nulla su quella persona, le circostanze mi hanno costretto a farlo di nuovo per temperare, allontanare ed esorcizzare il suo ricordo.

Sperando che, in futuro, non si verifichino altre coincidenze del genere.

Il componimento, ancora un po' rozzo forse, e in certi punti volutamente duro e antipoetico, è stato completamente scritto nel corso delle ultime trenta ore. Non so se in futuro avrò voglia di tornarci sopra per raffinarne un po' la forma.


Quanto è trascorso di mesi e stagioni
Da allora? Ricordi
Come d'estate rividi il tuo volto
Con occhi diversi,
Persi in un sogno nel quale regnavi
Tu sola, l'amata?

Ora conosco la vera natura
Che celi nel cuore:
Nulla mi susciti a parte il rimorso.
Ricorda: mi hai perso.

Forse hai memoria, serbata nel cuore,
Dei primi, dei goffi
Modi che avevo nell'esserti caro
Sperando che, forse,
Fossi tu stessa a capire, a provare
Per me qualche amore.

Ora conosco la vera natura
Che celi nel cuore:
Nulla mi susciti a parte il rimorso.
Ricorda: mi hai perso.

Certo pensavi che fossi un amico
Ben caro, disposto
Sempre a donarti il suo tempo, ogni istante
Ed ogni sospiro.
Forse capivi già allora il mio amore
Da pazzo invasato.

Ora conosco la vera natura
Che celi nel cuore:
Nulla mi susciti a parte il rimorso.
Ricorda: mi hai perso.

Venne poi il giorno nel quale, imbecille,
Aperto t'ho il cuore.
Ora, pensavo, che sa quel che provo
L'amore di certo
Lei lo vorrà ricambiare, saremo
Felici. Che illuso.

Ora conosco la vera natura
Che celi nel cuore:
Nulla mi susciti a parte il rimorso.
Ricorda: mi hai perso.

Solo, chiedevo una cosa, che fossi
Sincera, scegliessi
Me come amore o lasciassi per sempre
L'amico di un tempo.
Niente illusioni o speranze fasulle:
Amanti o lontani.

Ora conosco la vera natura
Che celi nel cuore:
Nulla mi susciti a parte il rimorso.
Ricorda: mi hai perso.

Questo chiedevo, null'altro, mi amassi
o lasciassi da solo.
Tu preferisti serbare i vantaggi
che dava l'amico
Tuo spasimante, rifiuto all'amore
Ma illuso l'amico.

Ora conosco la vera natura
Che celi nel cuore:
Nulla mi susciti a parte il rimorso.
Ricorda: mi hai perso.

So che se avessimo chiuso i rapporti
reciproci allora
Molto, di certo ne avrei io sofferto.
Ma meno di quanto
Ho sopportato nei mesi in cui, amico,
Speravo in amore.

Ora conosco la vera natura
Che celi nel cuore:
Nulla mi susciti a parte il rimorso.
Ricorda: mi hai perso.

Era piacevole, vero, qualcuno che fosse
Disposto a prestare
Caro un orecchio ai tuoi drammi di carta,
Cui fossi tu musa
Ben celebrata da rime e da versi d'amore.
Un servo, nient'altro.

Ora conosco la vera natura
Che celi nel cuore:
Nulla mi susciti a parte il rimorso.
Ricorda: mi hai perso.

Quando il mio amore poi prese a sfreddarsi
Frustrato, deriso,
Nulla rimase: ben poco d'amico poteva
Restarmi in quei giorni
Dopo esser stato un amante irrisposto,
Lo schiavo d'amore.

Ora conosco la vera natura
Che celi nel cuore:
Nulla mi susciti a parte il rimorso.
Ricorda: mi hai perso.

Molto ho tentato d'allora di amarti,
Ma a nulla è servito.
Spento quel fuoco dal gelo che avevi
Profuso, crudele,
Nulla restava per darmi calore.
Nell'anima un vuoto.

Ora conosco la vera natura
Che celi nel cuore:
Nulla mi susciti a parte il rimorso.
Ricorda: mi hai perso.

Sì, t'ho lasciata, da amico, da sola
E no, non rimpiango.
Non tu l'amico volevi, ma il servo
Da amore sospinto
Tutto a donarti. Sgradito divenni
Lo so, quale amico.

Ora conosco la vera natura
Che celi nel cuore:
Nulla mi susciti a parte il rimorso.
Ricorda: mi hai perso.

Ora son solo. Tu ti consoli con mille
Parole bramose,
Falsi di amori che pensi sinceri.
E forse rimpiangi
Me, che ora sono lontano e che molto
Ti amavo. È finita.

Ora conosco la vera natura
Che celi nel cuore:
Nulla mi susciti a parte il rimorso.
Ricorda: mi hai perso.

martedì 18 gennaio 2011

Haiku invernali

Lo ammetto: risalgono a qualche settimana fa. Ma ultimamente, causa esame e modellismo, ho poco tempo per comporre.


Gelo dall'ossa
Penetra fino al cuore.
Ecco l'inverno.


Velo di nubi,
Luce soffusa, e vento.
Tutto è quiete.


Vidi una foglia,
Fragile, in primavera.
Nido di serpe

giovedì 13 gennaio 2011

Legge e Caos in Pathfinder - versione ri-aggiornata

Dopo la lettura del Bestiary II per Pathfinder, ho riaggiornato alcune vecchie regole create tempo fa per renderle coerenti col nuovo materiale. Si tratta di un aggiornamento da niente, però è sempre qualcosa. ^^


Law and Chaos Revised

giovedì 6 gennaio 2011

Riflessione poetica

Continuano i miei esercizi col "distico esametrico".

Il componimento questa volta è piuttosto breve, e rientra nella categoria delle poesie scritte quando l'unico supporto disponibile è il cellulare.

Tematicamente, è un po' la resa in parole di una riflessione continua sull'opposizione fra speranza e realismo.


Frenati, mente che sogni di vane
Speranze inattese,
Quasi sperando sia lecito avere
Dei doni dal mondo,
Falso latore di facili imprese
Di fumo e menzogna:
Tutto ci costa fatica, e sudore
Di lunghe giornate
Spese a cercare qualcosa di lieto,
Di vivere lieti
Come sogniamo da quando giungemmo
Alla vita nel mondo.
Nulla, capisco, verrà a me da solo;
Eppure ci spero.
Tale è dell'uomo matrigna natura:
Viviamo di sogni.