Ieri è ufficialmente uscito il codex dei demoni del Caos, la fazione che gioco e colleziono da ormai sette otto anni sia in Warhammer 40.000 sia in Warhammer Fantasy (ora Age of Sigmar, per mia fortuna: il fantasy vecchio non mi prendeva proprio, se non alle pall... ci siamo capiti, va').
Ovviamente, data la mia rinomata sfiga cronica, la mia copia arriverà la prossima settimana. Motivo per cui, al momento, non so se questo Ogroid Thaumaturge, preso nel 2016 con la scatola di Warhammer Quest Silver Tower, avrà un uso anche nel 40K.
(nota: come si può vedere, sto facendo nuovi esperimenti con una quasi-forse-boh postazione per fotografie; l'orrore rosa è lì per il confronto di taglia)
L'uso, invece, ce l'avrà il suo compare di pittura, un pezzo nato da un'idea di kitbash folle e dalla voglia di prendere la mano con il tentacle roller, un utile strumento modellistico per creare tentacoli e cilindretti di vario genere e natura. Un bel mago larvale di Tzeentch, per intenderci. "Bel" per modo di dire, in effetti.
Qualche giorno fa, quando era solo mezzo dipinto, non dava esattamente questa impressione: certi dettagli li ho davvero scolpiti troppo a buttar via, con l'idea di finire lo stucco avanzato da altri pezzi prima che seccasse definitivamente, e la cosa si nota. In questo caso la pittura ha riabilitato molto il pezzo.
Comunque sia, andiamo con ordine. E partiamo dall'ogre/ogroid di Tzeentch, che in D&D va dannatamente bene come Oni/Ogre Mage/Ogre Magi.
Per dipingere questo pezzo ho usato tantissimo i glaze, ma sulla pelle sono stato salvato dal fenrisian grey. Quanto amo quel grigio azzurrino, davvero!
Sì, avrei potuto tentare di più, ma sapete quando un pezzo vi rimane fermo e dipinto a metà per anni? In quei casi, più tenti e più ti spalla.
Nondimeno, sul gonnellino ho tentato un po' di prove di wet blending. Una tecnica che per ora è oltre la mia portata, ma se non si prova non ci si migliora. Anche se agli inizi ci si peggiora, più che altro. :D
Comunque dell'effetto sui tatuaggi sono abbastanza fiero.
"Perché una macchia di sangue sulla schiena?"
Perché montandolo ho cagato fuori con l'attak, ecco perché. -.- Non ne vado fiero.
Nota: il bastone volevo che avesse un color mogano, più particolare rispetto ai soliti marroni che uso. Spero di esserci riuscito. :/
Il secondo pezzo, come dicevo, non è stato creato con un progetto troppo solido dietro. In corso d'opera, però, sono riuscito a dargli un aspetto tutto sommato dinamico e a chiasmo, sbilanciato il tanto giusto per farne un demone. Un demone fluttuante a mezz'aria. Araldo? Araldo su disco? Pirodemone esaltato? Prima vedrò il codex, poi deciderò come usarlo. Ma al 99% araldo o pirodemone.
Parte alta: sbilanciata a destra del modello; parte bassa: sbilanciata a sinistra; una bella linea diagonale.
I colori, i colori: l'idea originale era una veste dal blu molto più scura e a frange. Sono contento di aver optato per un azzurrino con una serie di pergamene sopra. Rende molto di più, distoglie l'attenzione dai peccati di scultura e di pittura.
Icona-bastone con occhi. Forse avrei dovuto rendere occhi anche i rigonfiamenti sui bracciali, o quantomeno farne delle gemme. Si è sempre in tempo, dopotutto.
Massa tentacolare, o "in futuro facciamo e rispettiamo un cavolo di progetto anche sui pezzi minori, ok?"
E sì, senza la basetta aerea il pezzo fa decisamente una figura peggiore.
Curiosità: stando a facebook, esattamente cinque anni fa facevo il mio primo esperimento coi glaze. :)
Ho pubblicato un nuovo lavoro sulla gilda, stavolta dedicato ai bardi. Perché il bardo è una classe fighissima, a cui finalmente la 5^ edizione ha reso giustizia.
Si tratta di una quindicina di pagine a meno di un dollaro. Per chi fosse interessato, questo è il link a Colleges of Renown.
Dal libro delle grandi verità scontate: mettere una stufetta nella stanza in cui fai modellismo potrebbe essere un buon modo per dipingere anche d'inverno.
Inoltre, restare a casa ammalati durante le vacanze può essere un buon modo per dedicarsi agli hobby.
Però oh, ho già cinque miniature dipinte e siamo al tre del primo mese, forse a 'sto giro ce la faccio ad arrivare a dicembre senza miniature stinte nel cassetto della vergogna.
Nel fare le foto, come si nota, ho cercato di trovare una qualche postazione migliore che valorizzasse anziché appiattire il lavoro pittorico. Dubito di esserci riuscito, ma il punto non è "arrivare", il punto è "camminare". Solo da morti siamo "arrivati".
Ecco i pezzi dipinti: tre khorniti (sarebbero Blades of Khorne mortali, in teoria), un omicciolo in armatura comprato tanti anni fa e, per finire, il chaos lord riadattato a Gaynor Il Dannato, Nemico Eterno nel Multiverso di Moorcock.
Partiamo dall'anonimo cavaliere, a cui tempo fa avevo donato una lama diversa da quella del suo fratello già dipinto.
Base color ferro, lavatura di nero, pennello asciutto metallico via via sempre più chiaro nei punti in evidenza, dettagli e via. Una pittura semplice e diretta e veloce per un pezzo che non merita di più.
Voglio dire, è fondamentalmente bidimensionale.
Maggiore è stata la cura riposta nei tre khorniti, per quanto i primi due siano stati presi usati e mezzo maldipinti, come i loro tre compari dipinti qualche tempo fa.
La mia idea sarebbe quella di usarli anche come eventuale gruppo di comando di una squadra di sanguinari di Khorne particolari: odio il fatto che i demoni minori siano tutti uguali, mi piacerebbe giocare un trionfo di forme e di colori anziché delle schiere compatte. Il Caos ha da essere Caos, porca miseria!
Peraltro anche questo pezzo risente dell'essere rimasto mezzo dipinto e mezzo no per anni. Un errore che spero di non ripetere mai più.
Se non altro sono soddisfatto del bilanciamento dei colori, e di come poco a poco sto migliorando nel trattare il nero. non ci sono ancora, ma ci si avvicina sempre di più.
"Ho solo un occhio buono, problemi?"
Il pezzo con la gigaicona è uno che, non scherzo, a suo tempo mi ha messo paura per le dimensioni dell'icona stessa.
Come si può notare, se sparaflashato con la luce, si rivela abbastanza cromato e caldo come colori. Cromato!
Sull'arma ho fatto un primo esperimento di nero metallico. Ancora non ci siamo, purtroppo. Non come vorrei e forse potrei fare.
Ultimo e non ultimo, il più fantastacaotico pezzo della mia collezione, il ciccione monco frustatore di Khorne.
Come rivela il flash, ho un certo equilibrio caralitano di rosso e blu fra pantaloni e capelli... anche se, per reggere il suo culone, quei pantaloni devono di sicuro reggere più dei capelli.
(immancabili difetti incorreggibili senza rifare tutto da capo di un pezzo preso già mezzo dipinto -.- )
Sembra proprio un nemico di Kenshiro, vero?
E ora ecco Gaynor/Lord del Caos. Le due teste alternative sono magnetizzate, e alla bisogna posso cambiarle.
Ho cercato uno schema di colore che sottolineasse la natura ambigua del Nemico Eterno; nel Multiverso di Moorcock, Gaynor è un agente consapevole che serve e tradisce, di volta in volta, Legge e Caos, con l'unico obiettivo di mandare in frantumi l'Equilibrio Cosmico. Perciò l'ho immaginato con un'armatura caotica e cangiante, un candido mantello bianco e monotono come la legge, due armi che esprimessero le diverse tendenze e una basetta di contrasti.
La lancia è forse un aspetto della Spada Nera, non dissimile da quello impugnato da Elric come Corvo Bianco. La seconda spada è invece bianca nel fodero e probabilmente nella lama, come l'arma stregata donata a Gaynor da Miggea, la folle Dea della Legge.
Ecco la sua armatura "accesa".
Il mantello, ahimè, non è venuto come volevo: sono partito dal grigio e ho fatto settordici passate di bianco, ma questo non è di certo un colore facile. Si va avanti, si migliorerà.
Per finire, "versione lord del Caos".
E versione Gaynor, Gaynor dal volto coperto, Gaynor che è assieme tutti i Nemici Eterni e nessuno di essi, Gaynor il Dannato.
Le miniature sono pronte per essere messe in bacheca accanto ai loro compari.
Riusciranno i due aspetti di Elric a tenere a bada Gaynor? Oh, mal che vada ne arriverà prima o poi un terzo.