giovedì 26 settembre 2013

Di speranze effimere, di rimpianti, di gioia e di dolore

La domanda è vecchia, e penso che non avrà mai una risposta: vale la pena di essere felici per un attimo più o meno lungo, se poi alla felicità seguirà una sofferenza?
A volte viene da dire di sì, che ne vale e ne varrà sempre la pena, ma altre volte saremmo disposti ad abbandonare ogni gioia pur di rinunciare al dolore. Un grande tema che non avrà mai una risposta, ma forse tante risposte quanti sono gli attimi delle nostre vite.


Bastano poche giornate di pioggia, e
La terra riarsa
Subito sboccia di verde e si copre
Di fiori. Se solo
Fosse possibile all'uomo aspirare a
La stessa abbondanza
Lieta, spontanea, pura... Ma basta
che il tempo inclemente
Mostri il suo sguardo e la terra si secca,
Del verde neppure un
Mesto ricordo. E per questo, mi dico,
È meglio la vita
Mia rifugga da vane speranze: il
Dolore colpisce
Duro sul tenero, e senza mostrare
Pietà ti consuma.

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