venerdì 27 ottobre 2017

Riflessioni ludiche che prendono forma - I Segreti di Nosgoth

 Anime e Sangue
I Segreti di Nosgoth


A volte i nomi ti vengono buoni al primo colpo, e forse I Segreti di Nosgoth è il migliore che mi è venuto sul momento (Avventure per il mare [selvaggio] era in origine solo Per il mare, dopotutto): in primo luogo sottolinea il "taglio che voglio dare all'ambientazione, l'esplorazione di quegli aspetti di Nosgoth che nei videogiochi, focalizzati sui protagonisti, passano in secondo piano o che magari derivano solo dalla sovrapposizione di Anime e Sangue con la Legacy of Kain. Né Kain Raziel, esatto, perché l'obiettivo non sono i due eroi principali, ma eventuali altri personaggi "di sfondo". E, per finire, il primo videogioco fanmade - mai andato oltre una misera demo - della LoK si chiamava Prodigal Sons; traducendo in inglese I Segreti di Nosgoth neanche tanto liberamente salta fuori Secrets of Nosgoth's, SoN's: essendo che i PG saranno probabilmente vampiri, quindi "figli" di qualche stirpe, il richiamo è perfetto.

Visto che il nome c'è, e che ci ho buttato già un po' di tempo, non vedo perché non dedicare ancora qualche riga, come mi è stato chiesto da alcuni, a spiegare perché questo accostamento.

Primo, perché la Legacy of Kain mi piace tantissimo, ma proprio tanto: odio i giochi on line, ma su (War for) Nosgoth ho buttato centinaia di ore, ho due action figures dei protagonisti e una replica della spada ufficiale della serie.




Secondo, perché come gioco Anime e Sangue mi piace; di altri prodotti Serpentarium non sono convintissimo: vedo Alba di Cthulhu più come un divertissement, un'ottima riscrittura degli incubi di Lovecraft nella forma che avrebbero se fossero non gli incubi sognati ma quelli temuti dal Solitario di Providence, e lo trovo un lavoro filologicamente molto più corretto degli altri giochi a tema Cthulhu, ma non sono convinto che sia giocabilissimo sulla lunga. Sine Requie è fantastico, ma mi sembra più adatto alle avventure brevi che alle lunghe campagne, e lo trovo oberato da un regolamento completo semplicemente troppo "troppo" per attirarmi. L'Ultima Torcia però mi piace tanto, e così mi piace Anime e Sangue: al momento sono, con Savage Worlds, 7th Sea e ovviamente Dungeons & Dragons 5^ edizione, gli unici giochi che mi sentirei di giocare senza "sacrificio" pur di giocare.

Terzo, perché entrambe le serie, quella cartacea e quella videoludica, condividono una fonte comune abbastanza chiara nel Multiverso di Moorcock, nelle Cronache della Spada Nera e nelle avventure di mortali contro dei e destino. Condividendo l'ambientazione della LoK e i gioco di ruolo in questione una fonte così importante, è normale che ci siano delle forti somiglianze fra le due opere, o quantomeno degli "agganci" che è possibile sfruttare per creare qualcosa in comune.
E dopotutto diamine, Raziel è in pratica uno Spirito di Anime e Sangue ante litteram!

Quarto, perché il tipo di "profondità" dell'ambientazione richiesto per giocare Anime e Sangue si sposa benissimo con quel che sappiamo di Nosgoth: non costringe a inventare prezzi ed economie, la focalizzazione può ricadere unicamente sui PG, si può stabilire che i demoni siano appunto demoni (simili agli evocati) di LA 5 o superiore, magari dotati di poteri elementali diversi ma equivalenti, senza bisogno di perdere più spazio di quanto non ne abbia già dedicato e creando qualcosa che va benissimo per il regolamento del gioco.

Come accennato, il "taglio" che vorrei dare a questo gioco sarebbe l'esplorazione di Nosgoth, il mondo della Legacy of Kain e delle sue sovrapposizioni con la Multirealtà di Anime e Sangue, "illuminando" il tutto alla luce delle opere di Moorcock. I PG non sarebbero normali Spiriti, né semplici Mortali o Portatori, ma per la maggior parte vampiri: i vampiri della LoK sono anime intrappolate in un corpo dagli artigli letali, sono quasi degli Spiriti che hanno il proprio corpo non morto come Arma, e questo mi permette di trattarli agevolmente col regolamento di A&S.

Ovviamente è necessario ripensare ai Prodigi a disposizione di questi spiriti con corpo; è necessario pensare a come far interagire la loro natura non morta coi Colori della magia di A&S, magari legando ulteriormente questi ultimi ai Pilastri, un aspetto fondamentale dell'ambientazione di Nosgoth (dopotutto, uno dei nomi papabili per Blood Omen era Pillars of Nosgoth). Soprattutto è necessario pensare bene, al di là dei proclami, a quali sarebbero i possibili Segreti di Nosgoth fra cui i PG dovrebbero avventurarsi.

Tutto questo è lavoro da svolgere. Ma, prima di dedicarmici, preferisco continuare questo post con una serie di brani, alcuni estrapolati dai videogiochi e altri scritti da me, che ben evidenziano cosa sarebbe la meta-ambientazione di SoN's.

Ogni cosa ha molti aspetti, nella Multirealtà. E se la Plasmatrice non viaggiasse fra i mondi, ma esistesse contemporaneamente in diverse Realtà? Se il Multiverso è infinito, come è, non puoi dire con certezza che quanto sostengo non è vero. Un Creatore una volta mi ha detto che nel Multiverso tutto succede contemporaneamente, che ogni storia è la stessa storia, o la stessa illusione, o che quantomeno ogni cosa è triplice. Può cambiare l’aspetto, questo sì. Quel che in un mondo è una spada altrove è un gioiello; in altre Realtà, magari, la Plasmatrice è conosciuta come il Bastone, il Calice, o, perché no, la Pietra. Aspetta solo di essere reclamata.


Se esiste una Plasmatrice, è necessario per l’Equilibrio Cosmico che esista anche una Distruttrice, una Mietitrice che pone fine all'esistenza di ogni cosa. Un’arma simile sarebbe in grado di distruggere una Potenza in un battito di ciglia d’un colibriano. Ma chi sarebbe in grado di scatenarne il vero potere? E tale potere non condannerebbe forse alla follia uno sciagurato Spirito, intrappolato all'interno di un simile crogiolo di devastazione?

Un Abominio cieco e sordo, cugini, un’entità potentissima ma priva del raziocinio necessario per mettere a frutto le sue capacità. Noi costruiremo una Macchina in grado di fornire a questa entità senza mente gli occhi e gli arti di cui ha bisogno per nutrirsi. Le Anime dei nostri nemici verranno risucchiate dalla Massa, e poi saranno nostre, saranno a nostra disposizione per alimentare Glifi e meraviglie quali mai ne abbiamo potuto realizzare.

La guerra deve concludersi, maestro, fratelli. L’Equilibrio deve essere ripristinato una volta per tutte. Erigeremo dei Pilastri che separino definitivamente il Nemico dal nostro mondo, intesseremo un Legame a difesa della Ruota del Destino. Essi saranno il vero Sovrano della nostra Realtà.
Ed Essi si ergeranno dal più alto dei cieli fino alle viscere della terra, asse e baluardo del nostro mondo, serviti da noi, i loro Guardiani, fino alla fine dei giorni.

Un mondo senza Spiriti, dici? Un frammento della Multirealtà dove sarebbe più facile raggiungere i nostri scopi, senza dubbio. Ma chi lo abita? Come sono organizzati i suoi Mortali? E siamo proprio certi che non esista nessuno Spirito in quel mondo? Se hai ragione, mio Emissario, verrai adeguatamente ricompensato.

“Vi avevano liberato dalla Ruota del Destino!”
“Avevano intrappolato le nostre Anime in questa carne.”

Vostra Sublimità, abbiamo sottovalutato il pericolo, e ce ne assumiamo le conseguenze. I Mortali di quella Realtà hanno un modo per viaggiare nel tempo, a quanto pare, come se una mano invisibile guidasse i loro guerrieri e pilotasse le nostre mosse a ogni passo. E poi, i Soprannaturali… no, non sono alleati dei Mortali, anzi, ma non per questo sono meno pericolosi: è come se fossero degli Spiriti, hanno accesso ai nostri stessi poteri, si nutrono delle Anime, o di qualcosa di simile, esattamente come noi… e sanno usarle per potenziare se stessi. Abbiamo fallito, sì, oh Incommensurabile Grandiosità, ma vi prego, perdonateci, donate nuove Armi ai miei compagni e dateci una nuova possibilità: ora conosciamo quel mondo, non ci faremo cogliere impreparati.

“… data la scena del crimine. Verrebbe da pensare che tu abbia personalmente divelto i Pilastri. Che cosa stai cercando di annientare nel trascinare il tuo abominevole corpo in questa stanza? E come mai, mentre Nosgoth sprofonda nella follia e nella miseria, tu sembri prosperare?”
[…]
“Io sono l’origine della vita, la fonte stessa dell’esistenza di Nosgoth. Io sono il mozzo della Ruota, l’origine di ogni vita, il divoratore della morte.”
“Oh, ora finalmente ti vedo per quel che sei veramente – un cancro. Un tortuoso parassita sepolto in fondo al cuore di questo mondo”.
“O forse sei solo affamato. Potrebbe essere così semplice? Non sarebbe una poetica ironia? Il grande nemico dei vampiri si rivela essere il più grande parassita di tutti.”
[…]




“Sappiamo entrambi che cosa sei veramente: un vorace parassita che maschera i suoi appetiti con una patina di virtù. Non sei migliore dei vampiri che tanto disprezzi.”

Falso Dio!”


Direi che qualcosa di ciò che avevo in mente, a conoscere le tre fonti di ispirazione di SoN's, si intuisce.

Per concludere, un esempio dei "problemi di aderenza" di cui parlavo tempo fa: Nosgoth è un mondo retto da nove Pilastri, mentre in Anime e Sangue la magia che costituisce il fondamento della Multirealtà è divisa in otto Colori. Abbiamo rispettivamente Mente (associata a telepatia, telecinesi, le solite cose), Dimensione (associata a mostri e creature evocate da ogni dove), Conflitto (associato a possanza guerriera e onde d'urto), Natura (associata, uh, alla natura anche "mutata" e basta?), Equilibrio (associato a, uh, niente in particolare?), Energia (associata ad elettricità o comunque scariche distruttive), Tempo (associato a onniscienza e manipolazione), Stati (associati a mutamento, inganno e alchimia) e, per finire, Morte (associata a morte, sacrifici e necromanzia).
I Colori sono invece Acciaio (guerrieri, coraggio, robottoni), Bianco (protezione, cura, luce), Blu (conoscenza, spiriti, magia), Caos (tutte e il contrario di tutto, it's Chaos baby), Giallo (inganno, manipolazione, cambiamento), Nero (morte, parassitismo, decadenza) e Verde (natura, animali, crescita). In più, una ambientazione di Anime e Sangue permette di trattare gli incantesimi di evocazione come un tipo "separato" di magia, l'Evocazione appunto, senza limiti di sorta riguardo al tipo di creature evocate.

Alcune corrispondenze (Dimensione-Evocazione, Nero-Morte, Verde-Natura) sono quasi scontate, altre no. Forse l'Equilibrio potrebbe sposarsi col Caos, l'Energia col Rosso e gli Stati col Giallo? Ma Mente e Tempo richiederebbero entrambi un'associazione contemporaneamente con Blu e Giallo, senza contare che il Conflitto sembra sospeso fra Acciaio, Bianco e Rosso. Potrei associare due Colori/glifi magici a ogni Pilastro, ma ad esempio per la Morte non vedrei altro, Nero a parte, di adeguato.
Insomma, ci sarà di che lavorare e di che pensare e rimuginare.






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