L'araldo-lumaca e la sua coorte, per intenderci, rischiavano di fare compagnia a tante altre miniature che mi guardano coi loro occhioni non dipinti dal fondo di una scatola trasparente.
Senonché ieri pomeriggio ho *finito* tutti e 26 i modelli, che già oggi avranno i loro battesimo di fuoco contro un'armata di space marines.
La pittura è veloce, quello che in gergo si definisce fast painting: bombolettata nera, colore base, pennello asciutto per mettere in evidenza i dettagli, lavatura per andare nelle ombre ed eventuale nuovo passaggio di pennello asciutto per le luci. In realtà alcuni dettagli sono stati fatti diversamente e con maggiore cura, o con meno passaggi perché non erano necessari così tanto. Punto al colpo d'occhio e all'effetto da gioco, ma in questo caso mi dilungherò un po' di più sui passaggi effettuati per aiutare un amico che si accosta solo ora a questo dannatamente dispendioso mondo del modellismo.
Partiamo dai dieci untori su basetta da 32, quelli che penso saranno la mia retrovia.
Per il gruppo di comando ho cercato di scegliere elementi quanto più diversi da quelli del vecchio gruppo di comando, e di differenziare la pittura dei tre elementi in modo da donare loro variabilità. Perché i demoni *devono* essere vari e mutevoli, sono l'essenza del Caos.
Dato che la zampa di questo demone si è staccata male dallo sprue, ho dovuto lasciarne un pezzo attaccato all'unghia e incorporarlo sulla basetta; motivo per cui ho inserito un piccolo bit a "bilanciare" la basetta altrimenti vuota.
Entrando nei dettagli pittorici, alcuni elementi sono stati realizzati allo stesso modo su tutti i pezzi: le spade sono fatte col color ferro eventualmente arrugginito con del marrone a pennello asciutto, o con del color avorio (screaming skull), coperto da una lavatura marrone di agrax earthshade e poi ripreso a pennello asciutto col colore originale; in alcuni casi ho dato maggiore profondità con un pennello asciutto di ocra con la mia boccetta di zamasi desert, che da quando un incidente l'ha coperto di viola io chiamo Zamasu. Idem per le interiora e per il sangue: red sun scarlet, pennello asciutto di pink horror per evidenziare frattaglie e dettagli, quindi una lavatura con lo stesso marrone di cui sopra; gli effetti purulenti sono dati ovviamente dai colori citadel technicale Nurgle's rot e blood for the Blood God.
E' sulla pelle dei singoli modelli che ci sono le distinzioni maggiori.
Alcuni modelli hanno avuto una base di rakarth flesh, ottimo per la carne malaticcia e putrefatta; su alcuni ho dato una lavatura con il glaze waywatcher green, su altri invece ho usato il vecchio ogryn flesh. Non penso che serva chiarire chi è chi.
In questo caso non ho usato un pennello asciutto, perché l'effetto era già ottimo di suo.
Su altri pezzi, invece, sono partito da una base di caliban green, eventualmente "ingiallito" con altre tinte, e ho passato un pennello asciutto di rakarth flesh, screaming skull o zamasi desert, sempre per differenziare i diversi modelli.
La lavatura in questi casi è stata data col glaze waywatcher green per i modelli più verdi, o con il glaze lamenters yellow per i pezzi su cui volevo mettere del giallo o stemperare il verde.
Dipingendo tanti modelli assieme è forse più facile fare tutto uguale, ma un po' di variabilità mi sembra il minimo sindacale quando si dipingono le mutevoli schiere del Caos.
A tal proposito, la variabilità si raggiunge anche mischiando modelli diversi. Tecnicamente questi pezzi, i poxwalkers, sarebbero un'unità diversa rispetto agli untori: trattasi di poveracci infettati da un virus di Nurgle che li zombifica, mantenendoli però coscienti fino al momento in cui impareranno ad accettare e amare la malattia, risorgendo così come untori. Ho deciso, dato che non gioco l'esercito in cui i poxwalkers hanno un perché, di usarne sei come untori per la mia squadra originale, 24 pezzi (ora 30) su basette da 25 mm.
Come si vede dalla foto, la scala è abbastanza compatibile con gli untori ufficiali.
Il trio dei mutati ha tanta variabilità, sono proprio dei simpaticoni. Il primo, sfruttando il colore di base della miniatura, ha il base rakarth flesh dato a pennello asciutto; un azzardo molto grosso, ma d'effetto; effetto replicabile usando come base un deathworld forest. Per il resto i primi due modelli hanno ricevuto una lavatura di ogryn flesh, il terzo il solito glaze verde.
Su quello stesso modello ho usato il pink horror per dare più personalità ai tentacoli, dandolo sia a pennello asciutto che a colore pieno; un passaggio di Nurgle's rot rende più unto e disgustoso il tutto.
Pantaloni e tessuti sono fatti in maniera molto semplice: base di Abaddon Blak, pennello asciutto di dawnstone, lavatura finale con nuln oil, usato anche sui metalli. L'effetto è semplice, "polveroso" al punto giusto per dei demoni-zombie, e soprattutto mi costringe finalmente ad affrontare il nero, un colore col quale ho sempre un brutto rapporto.
Pezzo particolare del gruppetto è il primo modello: su alcune parti ho dato il rakarth flesh e basta, su altre ho dato un passaggio di sybarite green seguito da un pennello asciutto di rakarth flesh; è seguita una lavatura con il solito ogryn flesh, che ha dato armoniosità a un pezzo nondimeno bello mutevole.
Passiamo ora ai nurglini, anche in questo caso montati su sei basette anziché tre: mi rifiuto di rinunciare a dipingerne a dovere la metà, e mi rifiuto anche di giocare basette così piene quando sono ancora legali quelle con 4-5 modelli l'una. -.-
Questi primi tre modelli non sono niente di particolare.
L'unica cosa interessante è che su un modello ho usato il caliban green come base e un pennello asciutto di sybarite green, tanto per dargli un'aria più giocosa e da cartone animato, ottima per i nurglini.
Le altre tre basette, invece, hanno un po' più di brio.
Senza contare che, messi così, i pezzi sembrano cheerleader pronte a una foto di gruppo.
Basetta dei "linguinteriora". Le lingue sono fatte col solo pink horror lavato di marrone.
Basetta degli acrobati.
Basetta di chi, all'eterno luna park di Nurgle, ha fatto la giostra dopo mangiato.
Ma eccoli, i fratelli mosconi, i germani mosconi di Nurgle.
Pezzi mai dipinti prima, un kit bellissimo da montare che mi ha dato grandi soddisfazioni.
La base, fondamentalmente, è diversa per le tre parti principali: caliban green su guscio e parti dure, rakarth flesh sulle parti molli e sui bubboni, Abaddon black sulle ali. Queste ultime sono fatte esattamente come indicato in precedenza, mentre invece sulle parti molli ho sperimentato maggiormente.
Una delle mosche, infatti, ha ricevuto una lavatura di carroburg crimson, che per tutt'altro scopo avevo comprato. L'effetto è stato così bello che l'ho replicato su tutti i bubboni.
Invece, sui gusci, ho usato diversi passaggi: dopo la base ho dato un pennello asciutto di sybarite green, seguito da un secondo pennello asciutto di fenrisian grey, un grigio azzurrognolo, sulle parti più in evidenza; il solito glaze verde è stato poi usato per armonizzare il tutto, riprendendo a volte appena col grigio alcuni elementi a rilievo.
Ovviamente i tre untori cavalcamosche sono stati dipinti separatamente.
Ho dato loro molta ruggine e tinte molto giallognole per farli risaltare sul pezzo principale.
Un risalto in negativo: con un contrasto così forte, è il bel moscone quello che attira l'attenzione, il vero protagonista - come volevo che fosse.
Infine, ultimo e non ultimo, lui, il lumacone-araldo, il disgustoso ciccione con le trippe putrefatte.
La pelle lumacosa è un trionfo di tecniche: non meno di quattro leggere lavature diverse, con il rakarth flesh di fondo ripreso più volte, per dargli quel tono strano e mutevole che un lumacone deve avere.
La basetta è molto ben decorata per essere di un'unità piccola; non decoravo così tanto su pezzi così piccoli dai tempi dell'araldo spalancaportali.
Il guscio è stato fatto esattamente come quelli dei mosconi, con in più qualche passaggio di fenrisian grey extra; quanto amo quel colore.
Piccole note: dai punti in cui è "organico" che il demone perda qualcosa esce pus, solo dagli altri, come i chiodi piantati nel guscio, esce sangue.
Il palloncino del nurglino Pennywise è uno dei punti su cui ho sperimentato di più: il tentativo di base è un wet blending, combinazione di rosa e rosso a colori molto liquidi. La strada è lunga, l'arte ancor di più.
Scritte "no vax"; perché chi, se non un araldo del dio del Caos della morte e delle pestilenze, della vita che nasce dalla morte e dalla putrefazione, potrebbe propagandare la rinuncia alla difesa contro le malattie?
Testa e bocca seconda; fortunatamente, una volta dato il colore, il pezzo rimane molto di più al suo posto in posizione sospesa e plausibile.
E questa è tutta la somma verdanciana, verde e ridanciana, gloria delle mie unità di Nurgle. Oggi finalmente verranno giocati come contingente unico. Speriamo che non le prendano troppo.
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