E' ottobre. Sono passati due mesi dalle ultime poesie scritte sul blog, e ancor più tempo dagli ultimi versi che non fossero haiku.
Sarebbe insincero dire che in questi mesi non abbia scribacchiato nulla, supponente dire che abbia scritto qualcosa di meritevole.
La disposizione alla scrittura poetica è qualcosa su cui ci si può concentrare, ma in questo periodo ho preferito concentrarmi su altro. E, d'altro canto, di ispirazione pura e semplice ne ho avuto ben poca per diverse cose.
Com'è come non è, sabato sono andato al mare per quella che sarà presumibilmente l'ultima volta del 2014. E, non fosse stato per l'influenza, avrei anche fatto il bagno per quanto era ancora estiva la giornata.
Invece, sdraiato al sole, mi sono messo a comporre qualcosa di improvvisato ma non troppo.
Invece, sdraiato al sole, mi sono messo a comporre qualcosa di improvvisato ma non troppo.
Sorrisi di risacca, il cielo attorno
A me, abbracciato al bianco della rena.
Il sole in faccia, il vento sulla schiena.
Mare, con te per quest'ultimo giorno.
Dal punto di vista metrico ho usato unicamente degli endecasillabi con emistichi canonici, tranne nell'ultimo verso dove ho preferito un primo emistichio tronco e senza sinalefe che potesse funzionare per mettere in evidenza il rapporto quasi personale che in quel momento sentivo con tutta la situazione della spiaggia quasi deserta. Ho anche giocato un po' con gli emistichi, che nei primi due versi sono disposti a chiasmo.
A proposito di "giochi", è la prima volta da non so quanto che inserisco delle rime; la prima (-ena) mi è venuta quasi spontanea, e stavo quasi per eliminarla quando poi ho riflettuto su come, tutto sommato, avrei potuto comporre qualcosa di interessante con una rima incrociata.
Nessun commento:
Posta un commento