Nello scrivere questa poesia ho deciso di tentare un esperimento metrico per me nuovo: pur seguendo la forma del mio distico modellato sull'esametro, ho provato ad aggiungere una sillaba in più, come se fosse il frammento superstite di un qualcosa che veniva prima e che si è perso. Un artificio, nulla di più, che però mi sembra molto adatto al tema di questa poesia.
… ma
Quando rifletto sul nulla, sul tutto,
Sul forse e sul mai, si
Spegne di colpo ogni luce, incupisco
Nell'animo e penso a
Quanto ho sbagliato tentando, ed a quanto
Ancora ponendo
Freni ad azioni avventate, occasioni
Sfumate, fatali
Sbagli. E mi perdo ascoltando quel pianto
Di sogni sprecati.
Nessun commento:
Posta un commento