Domani invecchio ufficialmente, domani compio 24 anni.
Purtroppo, il compleanno di lunedì è (dopo quello il 29 febbraio) il più sfigato di tutti: festeggiare la sera vuol dire mandare in vacca una mattina lavorativa o di lezioni il giorno dopo, e non puoi nemmeno festeggiare il giorno prima aspettando la mezzanotte perché, beh, il giorno dopo è lunedì.
Così ho rimandato i festeggiamenti veri e propri al finesettimana, ma con la follia che mi contraddistingue ho deciso di fare domani stesso un piccolo festeggiamento minore.
Così ho rimandato i festeggiamenti veri e propri al finesettimana, ma con la follia che mi contraddistingue ho deciso di fare domani stesso un piccolo festeggiamento minore.
Da qualche tempo, con un gruppo di amici modellisti e wargamer di Cagliari si sta giocando a HeroClix; trattasi di un gioco di miniature predipinte dalla spiccata carica nerd, nel quale è possibile far affrontare più o meno tutti i supereroi principali della scena fumettistica americana, variamente organizzati in mischioni di ogni genere. Ebbene, per l'11 di questo mese c'era più o meno in programma una partita, una partita alla quale ho deciso di aggiungere un piccolo evento collaterale: il compleclix.
Dietro a questo bizzarro neologismo si nasconde una follia solo in parte partorita dalla mia mente: far affrontare ai più diversi team di supereroi un nemico enorme, un nemico fortissimo, un nemico imbattibile - la mia torta di compleanno! Come dicevo, l'idea è nata da uno spunto non mio: tempo fa lessi che Monte Cook, autore di giochi di ruolo e del primo regolamento di HeroClix, nelle sue partite di GdR usava dei dolcetti al posto delle pedine per i nemici; presto o tardi doveva venirmi in mente un collegamento simile e compleclixoso. Tanto più che da tempo avevo promesso agli amici con cui faccio wargames (un modo altisonante per dire "con cui gioco coi soldatini") di far assaggiare loro "la mia torta".
Cos'è "la mia torta"? Beh, è una torta che non è proprio del tutto mia: la ricetta originale l'ho presa da un libro di cucina al microonde, ma come ho scoperto da bravo filologo la sua versione originale in lingua italiana risale addirittura al mitologico Artusi. Quel che ho fatto io è stato intervenire pesantemente per riadattare la ricetta originale, di evidente provenienza anglosassone, ai nostri meno burrosi palati mediterranei (ovvero, ho più che dimezzato la dose di burro originaria); inoltre, ho lavorato sul ripieno sostituendo gli scialbi canditi con un campionario di frutta secca sarda.
Il risultato è una torta così pesante che un dio non si ciberebbe di essa senza blocco intestinale, provvidenzialmente scongiurato aggiungendo una spruzzata di caffè all'impasto. Tale torta, prima di oggi, era stata cucinata solo tre volte; la terza e ultima volta essa venne servita durante un capodanno che la rese mitologica e che contribuì a crearmi la fama di cuoco discreto dallo stomaco di ferro e dal cuore parimenti duro e gelido, insensibile nei confronti di quelli che al minimo assaggio di torta cadrebbero a terra stecchiti.
Incuriositi? Atterriti? Spinti dalla gola o dal puro amore per la scienza al desiderio di provare anche voi il cimento alimentare con tale bestia pantagruelica? Beh, la ricetta de "la mia torta" è questa.
250 g
farina
250 g zucchero
100 g burro
4 uova intere
1
tuorlo d'uovo
85 g uvetta
30 g noci
30 g pinoli
30 g
mandorle
30 g nocciole
½ bicchiere di rum
50 g cioccolato a
scaglie
polvere
di caffè
1 bustina di lievito per dolci
Mettere
le uvette in immersione nel rum e fate a pezzetti l'altra frutta
secca.
Scaldare
il burro in modo che ammorbidisca, quindi versarlo in una terrina e
incorporarvi lo zucchero; in seguito aggiungere una ad una le uova,
quindi il tuorlo singolo. Scolare le uvette dal rum e versare mezzo
bicchiere di alcolico nell'impasto, avendo cura di conservare
l'eventuale liquore in eccesso. Incorporare quindi la farina
setacciata e infine il lievito.
Mescolare bene gli ingredienti fino all'ottenimento di un impasto omogeneo,
quindi aggiungere il cioccolato a scaglie, le uvette e il resto della
frutta secca fatta a pezzettini, integrandoli nel composto; a piacere, aggiungere anche del caffè in
polvere.
Versare
il contenuto della terrina in una tortiera e cuocere per circa 20
minuti nel forno ventilato a 200°, oppure nel forno a microonde con
funzione combinato ventilato a 200° e 350 watt.
Durante
la cottura della torta bere a piacimento il rum avanzato dalla
preparazione.
Dopo
la cottura, spolverare la torta con cacao in polvere o zucchero a
velo a seconda dei propri gusti.
Una torta decisamente intimidatoria, vero? Ma una torta così ha bisogno di essere rappresentata a dovere, non trovate?
Perciò, quando ho creato le statistiche per farla affrontare agli ignari supereroi in plastica di HeroClix, mi sono letteralmente sbizzarrito nel darle delle statistiche veramente potenti. E mi sono anche preso la briga di darle 24 clix perché, dopotutto, è il mio ventiquattresimo compleanno, diamine.
Nota esegetica #1: a Sinnai, il mio paese, si definisce con l'espressione sarda "su bucconn'e su bregungiosu", letteralmente "il boccone di colui che si vergogna", l'ultimo resto di una qualsiasi pietanza che tende a preservarsi all'infinito in quanto tutti quanti provano un timore reverenziale nel compiere l'infame atto di "finire" una pietanza.
Nota esegetica #2: "abbioccau" traduce "abbioccato"; il termine viene usato dalle mie parti quasi esclusivamente per indicare la stanchezza che insorge dopo un pasto di laute dimensioni, ostacolando tipicamente il riassestamento di cucina e sala da pranzo e venendo provvidenzialmente bloccata solo dalla fidata caffeina.
CompleTorta by
Nota esegetica #1: a Sinnai, il mio paese, si definisce con l'espressione sarda "su bucconn'e su bregungiosu", letteralmente "il boccone di colui che si vergogna", l'ultimo resto di una qualsiasi pietanza che tende a preservarsi all'infinito in quanto tutti quanti provano un timore reverenziale nel compiere l'infame atto di "finire" una pietanza.
Nota esegetica #2: "abbioccau" traduce "abbioccato"; il termine viene usato dalle mie parti quasi esclusivamente per indicare la stanchezza che insorge dopo un pasto di laute dimensioni, ostacolando tipicamente il riassestamento di cucina e sala da pranzo e venendo provvidenzialmente bloccata solo dalla fidata caffeina.
Buon compleanno!
RispondiEliminaUna volta o l'altra proverò a fare al tua torta e ad ammannirla ai miei amici... ma conoscendoli non batteranno ciglio e se la spazzoleranno via tutta!
Grazie! :)
EliminaMa non ci metterei la mano sul fuoco per i tuoi amici: anche i miei dicevano così, e ora non vogliono più neppure assaggiarla.
Secondo il calcolo fatto di recente, le sue calorie sono più di 8000. E andando per difetto.
8000??!!
EliminaBellissimo...
:D
Specialmente per un nerd filologo: nella versione originale di Dragon Ball il livello combattivo di Goku secondo Vegeta era "più di 8000", non "over 9000". Praticamente questa torta è un meme filologicamente corretto. :,)
EliminaBuon compleanno! Ah... una volta li ho fatti anch'io, 24 anni, ma è stato tanto tempo fa... :)
RispondiEliminaGrazie. :)
EliminaBUON COMPLEANNO!
RispondiEliminaGrazie! :)
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