Finché il caldo dà tregua, si tira avanti a dipingere.
Anche perché, nel tempo libero, sono in "stanca videoludica", senza un gruppo di gioco di ruolo, e ormai ho introiettato il guadagno-da
i-lavori-in-gilda tanto da vederlo molto poco come svago. Sono complicato, sì.
Delle quattro progenie autocostruite, una è già completamente dipinta; l'ho usata come prova di uno schema di colore da applicare alle altre e al piccolo Azazel.
Dannatamente, dannatamente "Resident Evil".
Sulle altre progenie, al contrario, c'è ancora molto da fare: finire la pelle, riprendere i metalli, riprendere gli ossi e soprattutto curare i dettagli.
Più o meno quello che devo fare su di lui, Azazel, principe demone di Slaanesh dannatamente vintage e tutto sommato invecchiato passabilmente bene.
Le ali sono praticamente l'unica cosa quasi finita.
Ma il vero vanto è lei: presa anni fa, da fata che era doveva diventare un demone maggiore di Slaanesh, una custode dei segreti appena evocata che cela le sue fattezze immonde dietro una maschera di bellezza.
Finalmente, ho terminato la scultura e posso iniziare con la pittura. La presenza dell'altare con una vittima sacrificale serve ad aggiungere quel non-so-che di inquietante al pezzo, nonché a rendere l'idea della sua grandezza.
Il demone avrà gioielli, ma non "abiti": emerge, ignuda, direttamente dalla terra che, sola, ne "cela" le vergogne.
Le due braccia con chele, nella mimesi adottata dal demone, si presentano come lunghi e affusolati tentacoli. Troppo tardi gli sciagurati evocatori scopriranno con che cosa hanno a che fare... troppo, troppo tardi.
La maschera che cela il volto, mentre tutto il resto del ben di Slaanesh è in bella vista, allude molto chiaramente a come niente di vero vi sia nella Custode dei Segreti e nelle sue letali illusioni.
E uh, sì, ho coperto la mano con i capelli per evitare di scolpirla. ^^
Touche.
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