Tutto è iniziato da una polena per modellismo navale, dalla quale anni fa realizzai il mio secondo carro di Slaanesh, ovvero la mia prima autocostruzione per warhammer "fatta bene".
Il vero "punto di svolta" era stato il modo di intendere la miniatura non più come un pezzo per giocare, ma come un oggetto che veicolasse un certo significato e che provocasse certi sentimenti; essendo Slaanesh, nel background di Warhammer (40K) il dio del Caos della perfezione e del piacere spinti fino alle loro più ripugnanti eppure attrattive conseguenze, i cui demoni sono amalgama innaturale di umano, mammifero, insetto e rettile, il carro doveva trasmettere questi concetti.
Perciò immaginai il veicolo (di cui all'epoca non c'era un modello standard, e non era neppure "veicolo" in effetti) come una sorta di carro volante dalle forme abbastanza affusolate, che riprendeva nella sagoma la forma del simbolo di Slaanesh, trainato da due orride creature rettiliformi; il punto forte era appunto la polena del carro-nave, sottoposta a un trattamento non proprio politicamente corretto da parte della carne demoniaca che ricopriva la struttura di metallo.
Il pezzo com'era allora. All'epoca, tutte le mie basette erano marroni, come è ancora il mio - da lungo tempo inutilizzato - tavolo regolamentare per WH.
Qualche settimana fa, però, le cose sono cambiate: la tensione da esame, in qualche modo, devo pur sublimarla, e il modellismo mi rilassa dallo studio. Inoltre, il nuovo regolamento e i nuovi modelli avevano reso il mio carro autocostruito inadeguato. Che fare?
Mi sono venuti in aiuto i pezzi avanzati dal carro delle cacciatrici di Slaanesh, in particolare quelli da cui si poteva ricavare un secondo set di ruote falcate.
Il resto, in sostanza, è venuto da sé: la scultura di un faccione ridente e inquietantemente gaio sul volto del carro, nuovi tentacoli per coprire pecche ed accentuare i tratti aberranti, due enormi lame falcate per sopperire alla mancanza di altre lame, e due sbarazzinissimi tentacoli quasi grottescamente simpatici.
Ed è così che è nato il mio personale carro, da utilizzare come carro delle cacciatrici esaltate. Mancano ancora pilota e demonette cavalca-bestie, ma ci siamo quasi.
Il carro costruito da me a confronto con il mio carro delle cacciatrici standard; le differenze si vedono, ma se una autocostruzione personalizzata non fosse personalizzata a che cosa servirebbe?
Il carro visto di fronte, con la faccia sua e quella della polena. L'accostamento di un viso sofferente e di uno che ride fino al delirio mi sembra quantomai demoniaco.
Il volto del carro in tutto il suo splendore. Le due lame fanno effetto "braccine", rendendolo in qualche modo grottesco, mentre la barba è un dettaglio che rende il tutto ancor più demente.
Le due lame sono fatte il plasticard, plastica sottile che si taglia con le forbici; in questo caso, è stata affilata fino a poter tagliare la carta.
Il carro visto di profilo. Penso che, anche non dipinto, ispiri abbastanza repulsione.
Questo dettaglio mi valse già tempo fa il titolo di "modellista più perverso del Cagliaritano". Peraltro, se penso che per molti è completamente a posto fare modellismo costruendo soldati e generiche macchine di morte, spesso adornate di simboli nazisti o fascisti, mi viene da pensare che la mia pseudoperversione hentaizzante e caricaturale sia poca cosa davanti al delirio di altre persone che muovono i soldatini aspirando a uccidere i propri simili.
Ah. sì: nella "polena" e in due particolari seminascosti c'è anche un'evidente simbologia fallica. Ma, dopotutto, visto che in Italia c'è chi si fa menate (letteralmente!) sulla simbologia della spada, e che forse una spada è quanto di più fallico si possa immaginare, e che pensarla come un simbolo di sovranità è sostanzialmente pensare che si debba regnare col ca**o... beh, anche qui penso che tanti altri modellisti si dimostrino ben più psicoanalizzandi di me.
Ah, che bello tirar fuori pseudolatinismi, vero?
Ah, che bello tirar fuori pseudolatinismi, vero?
Per scolpire il viso del demone sono partito dai dettagli: prima gli occhi, due palle enormi, e il naso a metà fra il porcino ed il naso alla francese. Sono seguiti i contorni degli occhi e delle labbra, quindi la "carne", le corna, e infine i denti.
Il carro vero e proprio. Non ho ancora deciso chi lo guiderà, quindi non ho ancora pensato a un meccanismo di aggancio per l'araldo. Un problema alla volta. Notate i due tentacoli chelati.
Vista posteriore del groviglio di tentacoli che sta sotto al carro; l'idea è che anche essi afferrino e torturino le carni dei nemici. E poi fanno tanto "lovecraft", vero?
I due demoni che trainano il carro sono ricavati con teste di demonette e corpi di non meglio identificati uomini lucertola; nel ricostruire il pezzo, ho aggiunto loro della pelliccia sulle spalle - sia per coprire "peccati di gioventù", sia per renderli più strani.
I tentacoli si avvolgono a vicenda, ed è su questi tentacoli che poserò le demonette di guida.
Insomma, ne vedrete ancora delle belle su questo carro...
Insomma, ne vedrete ancora delle belle su questo carro...
Visionario!
RispondiEliminaMi piace moltissimo!
Sono curioso di vedere gli sviluppi.
Il viso scolpito del demone è qualcosa d'oltremodo puccioso *___*
RispondiEliminaVi ringrazio entrambi. :)
RispondiEliminaRiguardoi agli sviluppi, saranno prettamente pittorici, ma devo ammettere che non so quando saranno (quattro carri da dipingere in totale, *glom*).