Due piccole poesie che rappresentano due piccoli sfoghi personali. La prima, scritta con ritmo giambico, mi sembra abbastanza eloquente, persone del genere esistono e purtroppo tutti quanti ci abbiamo avuto a che fare, prima o poi.
La seconda, invece, è solo una satirizzante nobilitazione di quel che si prova ad alzarsi prima dell'alba con la sveglia e a salutare il sole mentre si è già avviati in direzione di una lunga e stancante giornata.
La seconda, invece, è solo una satirizzante nobilitazione di quel che si prova ad alzarsi prima dell'alba con la sveglia e a salutare il sole mentre si è già avviati in direzione di una lunga e stancante giornata.
All'ombra d'un cespuglio di lentischio,
Irato contro santi e dei fasulli,
Attendo. Intanto penso a questo mondo,
Mondaccio boia dove trovi molti
Balordi che si atteggian quali amici,
E poi colpiscon lesti proprio quando
Vorresti solo avere un po' d'aiuto.
Quando mi sono svegliato nel cielo
Brillavano ancora
Solo le stelle, era notte: il mattino,
Con l'alba, tardava a
Giungere, tutto era nero. Alla fine il
Mattino è venuto,
Lento dapprima, poi caldo e sicuro,
Sincero, crudele.
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