giovedì 17 marzo 2011

Niente di particolare

Questa è l'ultima poesia che ho scritto, iniziata sei giorni fa e conclusa solo oggi.

Non è niente di che, ma mi serve comunque sia come esercizio che come sfogo emotivo.

Intanto, sto mettendo mano a un nuovo lavoro di GdR, il primo che faccio per RuneQuest II; se va tutto bene, vedrà la luce per la settimana prossima.


Sono la bestia che corre su zampe
Di lupo nei vostri
Incubi neri, i più oscuri e temuti,
Latrando beffarda.
Sono la lama che fende ghignando
Le carni del sogno,
Sono quel sole che brucia le carni,
Calore di morte.
Sono soltanto persona fra tante,
Le tante che ancora
Hanno una mente, coscienza, dei sogni
Non schiavi dei vostri.
Siamo l'ondata che tutti temete,
Tiranni dei sogni,
Siamo quei servi che scuotono il giogo
Bovino e infamante
Datoci in sorte dai vostri scherani
Per renderci buoni,
Calmi e castrati, già proni e disposti
A farsi privare
D'ogni diritto, ideale, dei sogni
Rimastici ancora.
Noi resistiamo. Tremate: le vostre
Celate torture
Presto verranno ritorte alla fonte;
Le vostre menzogne
Fredde s'avvolgono già nella gogna,
Preparano il cappio:
Canapa fatta di giusta vendetta
Sarà la rovina
Piena, il destino di morte crudele,
Per voi, voi tiranni.

2 commenti:

  1. Bella.. Davvero bella..

    RispondiElimina
  2. Mercì, e dire che è un componimento tirato fuori "a scazzo" nel quale riponevo poca fiducia... a volte sono contento di sbagliarmi.

    RispondiElimina