domenica 18 settembre 2011

Giambi di buon augurio

Ho iniziato a scrivere questa poesia mentre, in pullman, mi recavo a sostenere un esame con nel cuore la certezza di non passarlo.
Gli esiti, invece, sono stati migliori di quanto sperassi.
Perciò, mi piace pensare a questa poesia come una sorta di testo portafortuna, quantomeno per l'esame in questione: era relativo al greco, ed è proprio la poesia greca che mi ha ispirato interi passi di questo breve componimento.

Spero che vi piaccia.



Nel cielo, a stento, brilli, luna bianca,
Perduta in mezzo a quell'azzurro chiaro.
Rimani ancora un poco in questo giorno,
Donando a me, che scruto il tuo candore,
Sapienza antica e gioie fresche, pure,
Di quelle che dispensi quando, piena,
Risplendi sopra a questa nera terra.



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